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K * P vs U.S. Grevo

La partita l’ ho giocata in prima persona quindi se il resoconto non dovesse essere troppo obiettivo… chissene.

foto di squadra prima della partita
La Kamunia arriva da 3 sconfitte di fila, che, avendo potuto essere tutte delle vittorie, rodono. Consapevole di trovarsi di fronte un avversario ancora una volta, ancora di più, alla propria portata, arriva carica e vogliosa di tornare ad assaporare il gusto della vittoria.
Pronti via, si passa in vantaggio. Cioè sì, prima ci si studia un attimo e ci si scambia i preliminari di rito, ma chi segna il primo gol è ancora una volta la Kamunia Paranoika, con un gran tiro da fuori di Beppe (quanto bene ci ha abituati).
La partita continua con emozioni da ambe le parti, gli avversari crescono e a una certa, quando la Nostra sta faticosamente tendendo il braccio per afferrare quel cazzo di bel gioco che è lì a portata di mano, Pippo, che fino a quel momento aveva giocato una buona partita fatta di sacrificio difensivo e impegno nella difficile impostazione del gioco, si fa male. Pare una distorsione, che palle. Son più le caviglie dolenti che le x a (s)favore di Ugo.
Peris entra in difesa e Tommy avanza per finire di arare la fascia. Si stringono i denti fino all’ intervallo e si appoggia il culo in panca sull’ uno a zero in vantaggio.
Indicazioni e incitamento del mister e si riprende. Beppe nel frattempo si è spostato al centro del centrocampo e la fascia la và a occuapare il Peris, mentre Tommy torna a difendere.
Si commettono diversi falli, l’ arbitro fischia mica male e da una delle punizioni da questi generate scatta il gol degli avversari. A 7 è così, le punizioni spesso castigano. 1 a 1 palla al centro, dove è posizionato anche l’ ago della bilancia della vittoria.
La Kamunia riprende la sua corsa, entra nell’ area avversaria e si procura un rigore. Memore della moffola edolese e consapevole della mia incapacità dagli 11, che poi 11 non sono, prima invito altri a tirarlo, poi opto per il drittone centrale.
Và, 2 a 1.
Ma il Grevo non pareggia 7,5 secondi dopo sulla ribattuta da centrocampo? Non ste gran tiro, ma infilando la barriera e sfruttando un certo effetto finisce alle spalle di Obi.
2 a 2.
Lì un attimo la squadra si demoralizza. Con tanta fatica si era riportata in vantaggio. A complicare le cose un infortunio che colpisce il nostro portierone, una specie di colpo della straga che gli anchilosa la scapola destra e costringe un gioioso Damiano a posizionarsi tra i pali. Non ho dubbi che non stesse aspettando altro.
Il Grevo approfitta del momento di sbandamento paranoiko e ne fa due.
A questo punto è dura: la squadra le palle le tira fuori, ma schemi e posizioni son saltati. Offuscato per la stanchezza, mi accorgo in questo momento di un ‘dettaglio’ che mi fa piacere: lo stadio è bello pieno, gente che seppur da dietro gli spalti sta affiancando l’ irriducibile Torcida.
La squadra di voglia ne ha, ci mette il cuore e i polmoni e da tanto affannarsi a un certo punto, tra palli e rimpalli il 4 a 3 salta fuori.
La partita, nel frattempo innervositasi, ha teso i nervi come corde di archi, e ora che si è a – 1 si sente come se ogni tiro scoccato potesse far breccia, donando l’ agognato pareggio.
Macché.
L’ avversaria ribadisce il doppio vantaggio, fischio finale e casa.
E’ dura digerire la sconfitta quando sai che avrebbe potuto tranquillamente essere vittoria. ‘Di questi siam più forti’ avremo pensato più o meno tutti all’ inizio, e a ragione. Ma quando seppur così vicina, tanta è la fatica per raggiungere la cima, vuol dire che la quota a cui si sta camminando è stupendamente alta.

Meritiamo di più

Resoconto della partita di domenica 18 novembre Kamunia * Paranoika vs Mob. Bottanelli.

Lo scorso week-end la Bottanelli ha conosciuto una Kamunia diversa da quella che si ricordava: Torcidasemprepresente, tasso alcolemico dei giocatori decisamente basso, grinta, corsa, gioco e rosa quasi al completo; aggiungiamo poi campo e palloni da terzo mondo e via che quella che doveva essere una passeggiata diventa una vera e propria trasferta difficile.

Pronti via, neanche il tempo di fare le righe al campo, e l’arbitro fischia il calcio d’inizio. Dopo i primi minuti di noia, spesi per studiare l’avversario, la partita si accende. Pippo dopo una ribattuta della difesa avversaria scaglia un bel destro da fuori area che si insacca alle spalle del portiere avversario. 1-0! Dopo poco la KP raddoppia con altro tiro dalla distanza di Beppe. Manco il tempo di esultare per il 2 a 0 che battendo da centro campo gli avversari accorciano le distanze per poi raggiungere il pareggio sul finire di primo tempo. La Kamunia Paranoika non riesce ad esprimere il bel gioco che da qualche partita stava maturando, sia per le difficoltà date dal campo di casa sia per un arbitro troppo fiscale che fischia sicuramente troppo. Ed è proprio lui che condiziona tutto il secondo tempo. Un paio di punizioni regalate agli avversari fan si che il coraggio, la voglia di vincere e il caloroso sostegno di una insostituibile torcida non bastano per portare a casa il risultato. Altri due goal marcati ancora da Pippo e Beppe danno una speranza ma alla fine la partita si conclude 5-4 per gli avversari.

Continuamo a ripeterci che queste non sono le squadre con cui bisogna raccimolare punti-classifica (e in realtà non ne facciamo davvero), ma sfido chiunque era presente domenica a dire che la Kamunia ha giocato a un livello differente della Bottanelli, o che su 2 a 0 nostro non si è pensato di portarla a casa. Cos’è mancato quindi? non ci appelleremo mica alla fortuna come qualsiasi squadraccia di scoppiati?! Dobbiamo imparare a gestire meglio il risultato: è capitato più volte che in frangenti di partita, quando siamo noi a creare gioco, subiamo gol; in queste situazioni tendiamo a reagire d’istinto con “giù il testone e pedalare” o “lanci lunghi sulla punta sola” come se volessimo recuperare tutto subito. Ora è davvero tempo di raccogliere i frutti dei nostri miglioramenti e di iniziare a portare a casa qualche meritato punto per smuovere la classifica ferma da troppe giornate.

Quindi su con il morale che la prossima la portiamo a casa noi!

Le pagelle del Noiser

Sulla sconfitta a Boario per 5 a 2.

OBI, voto 6,5. Nonostante i gol subiti il nostro portierino portierone si dimostra incolpevole ed anzi, regala spesso parate incredibili che vanno a riscaldare i cuori della curva. Quando può ci mette le mani, le gambe, il petto…e il naso. Sempre reattivo, di certo non si farà demoralizzare da una partita comunque giocata alla pari. Brao brao brao.

 

DAVIDE, voto 6. Sempre puntuale su ogni pallone, ormai è inutile e ridondante sottolinearlo. Peccato per qualche distrazione di troppo che costa alla kamunia un paio di gol ma senza i suoi compagni ufficiali di reparto non gli si può certo chiedere di più. Autorevole e sempre presente, uno dei punti cardine della squadra, non verrà certo giudicato in maniera negativa dopo un match in cui ha dovuto spesso coprire in solitaria il reparto difensivo. Ingegnere.

 

DARIO, voto 6,5. Partito da una posizione non sua, arretrato in difesa per esigenze tattica, mette in luce la grinta che lo ha sempre contraddistinto e martella sulla fascia come i magli di bienno (quando funzionavano regolarmente,mica adesso suvvia!). Per non sbagliare decide di segnare, non poteva stare due partite di fila senza la gioia del goal. Unica pecca l’intestardirsi con la palla ai piedi, anche se l’altra faccia della stessa medaglia è il lodevole tentativo di prendere la squadra sulle spalle. Martèl.

 

ARRI, voto 7. Probabilmente il migliore in campo in questo uggioso pomeriggio…anzi,uggioso un cazzo,pomeriggio nemmeno,ma si può giocare di sabato alle 19?!Detto ciò, il nostro ultimo dei mohicani al rientro dalla squalifica dimostra un innaturale attaccamento alla maglia per un neoacquisto,incitando continuamente i compagni e riuscendo anche ad insaccare il pallone alle spalle del portiere avversario con un ottimo tiro da fuori area. Grinta da vendere, talmente tanta da fargli commettere un paio di errori in fase difensiva, posizione comunque non sua. Un vero e proprio motivatore. Animalo.

 

BEPPE, voto 6. Il buon beppe come sempre ci mette tutto il cuore e le gambe di questo mondo, non si dà mai per vinto e quando c’è da menare le mani non se lo fa dire due volte. Atterra infatti con un colpo ragazzodalkimonod’oro-style un avversario quando si accorge che la curva vuole spettacolo. E non avendo letto le sacre scritture non conosce il significato del termine “scusa”, ma dimostra di aver visto e rivisto “v for vendetta”. Macellaio del centrocampo.

 

STERNI, voto 5,5. Il nostro bombarolo raggiunge la sufficienza in pagella grazie al cuore dimostrato in campo, sacrificandosi e correndo spesso a coprire arretrando rispetto a quella che è la sua posizione genetica di centravanti. Ancora un pò affamato si mangia un paio di goal ma compensa con il fiato e il pressing portato agli avversari. Aggressivo quanto basta pure con il portiere darfense che cerca di farlo innervosire inutilmente. Quasi sposato.

 

DAMI, voto 5. Il buon damiano ci riprova, ci mette tutto l’impegno del mondo ma è palese che la sua condizione è ancora lontana rispetto allo zlatan degli anni passati. Quella maledetta caviglia non gli dà pace ma tenta per quanto possibile di dare il suo contributo, soffrendo però la velocità degli avversari. Dai che ‘l ve.

Le pagelle di DamiaNoiserCris

Tre teste per il triplo del divertimento…

OBI, voto 6,5. Il portierao della kamunia inizia la partita superandosi in due occasioni, negano la gioia del goal agli attaccanti avversari,già pronti da esultare essendosi trovati completamente soli di fronte alla nostra saracinesca. Nel secondo tempo, sicuramente causa pioggia e totale superiorità dimostrata nella prima frazione di giuoco, si rilassa un pochino e decide di fare un regalino alla sacca in anticipo sul natale. Incolpevole.

 

MARCHINO, voto 6. Il numero 17 parte titolare per la prima volta in questo campionato e subito fa capire il perchè. Chiude tutti gli spazi agli avversari cercando però troppo spesso il fallo laterale che la ripartenza. Da buon batterista trova sempre il tempo giusto ma questa volta, sorte avversa, non basta. Lars Ulrich.

 

GIORGI, voto 6. Il tronista della squadra appena rientrato dalla registrazione dell’ultima puntata entra in campo convinto e deciso a spazzare ogni minaccia che gli si profila dinnanzi. Unica pecca anche in questo caso è il mancato tentativo di cercare la ripartenza a seguito del recupero dei palloni. Più testa (da che pulpito).

 

DAVIDE, voto 6. L’ultimo uomo della blancoroja dimostra una volta di più l’equazione matematico-cattolica tale per cui gli ultimi saranno i primi. Gioca una partita pressochè perfetta chiudendo tutti gli spazi e dando spunti interessanti da cui ripartire. Non è certo l’autogol ad inficiarne la prestazione, solamente il voto. Pilastro e sicurezza, sempre e comunque.

 

SINDACO, voto 5. Entra in campo a partita già iniziata,probabilmente nel momento più delicato. E in una posizione non sua. Non mette la grinta a cui ci ha sempre abituati, avendo forse la testa già al match della serata tra Inter e Juve (gobbi imbattibili,così si diceva nel pomeriggio), ma il cuore e la voglia non si discutono certamente. Paranoiko.

 

PARIS, voto 6. Parte titolare e come un buon jack russel rompe i coglioni a tutti gli avversari, complicando loro la vita e correndo a più non posso. Tutto ciò fino a quando la maledizione dell’arbitro portatore sano di sfiga non lo colpisce, proprio alla caviglia come precedentemente avvenuto con capitano Paolo. Cuore e polmoni.

 

DARIO, voto 7. Il gioiellino kamuno mette in campo tutta la grinta a cui ci ha sempre abituati ma tradito forse dall’emozione di giocare contro amici nel paese che gli dà una casa, decide di non infierire e sparare a salve. Percussioni a non finire, avversari bevuti come nemmeno si fa a una cena della kp ma manca la ciliegina. Comunque nulla da chiedere al bomber che ha messo a referto 5 goal nelle ultime due uscite. Troppo clemente( non il pagelliere, lui con i suoi compaesani).

 

BEPPE, voto 6. Non si può recriminare niente al nostro mark lenders. Entrato a partita iniziata non trova da subito il ritmo e causa sortilegio che ha colpito tutta la squadra non riesce a tirare fuori il meglio di sè. Siamo sicuri che è stata solo una giornata sabbatica. Ma mò son cazzi tuoi perchè ci hai abituato bene e sappiamo tutti che se spari non lo fai mai a salve bro. Diesel.

 

PIPPO, voto 6,5. Veder giocare questo Pippo è uno spettacolo per gli occhi. Al rientro da titolare dopo i problemi di stiramento delizia la curva con giocate sopraffine e tocchi in profondità calibrati al millimetro. Piedini fatati che però non riescono ad insaccare il goal, amministratore del centrocampo, si dice che Pirlo prenda lezioni private da lui. Michelangelo.

 

DAMI, voto 5. Non si può certo valutare il nostro Zlatan dallo scorcio di partita giocato nel finale. Al rientro da un brutto infortunio dimostra di patire ancora i postumi (e stavolta non di una sbronza, ma di una caviglia malconcia) ed è palese la sua difficoltà nel correre su un solo piede. Nonostante ciò ci mette il cuore e non si risparmia, andando anche vicino ad incornare una palla in rete. Appena si riprende saranno cazzi per tutti là davanti, sacca vi è andata bene. Mexican corazon.

 

STERNI, voto 6. L’attaccante di peso della squadra si rende come sempre utile nel proporsi come sponda per il centrocampo ma dopo dieci minuti gli avversari capiscono il giochetto e lo anticipano in maniera continuativa fino al termine del match. Segna l’unico goal della squadra ma causa pranzo un pò povero se ne mangia almeno tre. Go chicco go!

 

ANDRES, voto 6,5. Il gioco c’è ed è innegabile, un calcio così bello i tifosi della kamunia non se lo ricordano andando a spulciare negli almanacchi e nei ricordi delle passate stagioni. Strane scelte riguardanti i cambi non possono rovinarne l’operato anche perchè è lui a stare in panca e valutare il livello di fiato e batterie dei giocatori. Dai mister che la torcida ormai si è abituata bene e ha fame di vittorie. Il bel gioco non si discute, la partita da quel punto di vista è stata dominata. Vanno trovate soluzioni ai blackout che ogni tanto rischiano di compromettere quanto di buono fatto vedere in campo, come in questa occasione. Su su su.

Una doccia d’umiltà

Brutta sconfitta 3 a 1 per la Kamunia Paranoika in casa del bar Lollipop alla Sacca di Esine.

Dopo due vittorie consecutive arriva una brutta battuta d’arresto per la KP in casa di avversari che sembravano tutt’altro che irresistibili. Sotto la pioggia battente i ragazzi in rosso si portano in vantaggio con un gol di Chicco Sterni e durante tutto il primo termpo si divorano enormi occasioni da gol. Ci si mette anche la sfortuna che fa stampare sulla base del palo un bel tiro da lontano di Pippo. Nel secondo tempo la Paranoika sembra accusare un po di stanchezza ed i cambi operati da mister andrés non paiono tempestivi nell’arginare un’involuzione nel gioco. Gli avversari segnano due bei gol su punizione e ribaltano la partita senza neanche sudare. La KP si butta generosamente all’attacco ma con tanta confusione. La squadra è lunga, non si cercano i compagni ma la porta e si rende la vita facile ai difensori. Insomma in questi minuti la Kamunia fa vedere tanta generosità e volontà ma poca organizzazione e poco spirito di squadra. Il terzo gol degli avversari arriva poi con una sfortunata deviazione di testa del buon Deiv che insacca nella propria porta un lancio di per sè innocuo. Mancano pochi minuti alla fine e le velleità di rimonta si spengono così, peccato.

Non si può di certo attribuire questa sconfitta ad un unico fattore perchè diversi sono gli elementi che hanno contribuito a produrla: una condizione fisica apparsa non brillante, un gioco un po’ involuto rispetto alla scorsa partita, un approccio meno convinto e motivato. Ciò che si deve fare è estrarre da questa partita qualcosa di positivo: che la pioggia battente della Sacca sia una doccia d’umiltà per un gruppo che ancora deve crescere tanto e che deve affrontare tutte le partite al 200% se vuole ottenere dei risultati.

AVANTI KAMUNIA!!