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LE PIVE NELLA SACCA?

Si è conclusa con una sconfitta per 4 a 3 la gara d’Esordio della Paranoika alla Sacca di Esine. Una partita equilibrata e combattuta, per certi risvolti strana ma che permette di sperare decisamente in bene per la stagione che verrà.
La serata settembrina è fresca ma il calore della torcida è bello ed importante, scalda i cuori per tutta la partita e fa sentire l’importanza di iniziare al meglio il campionato.

La Torcida dalla panchina (25/09/2015)
La Torcida dalla panchina (25/09/2015)

L’inizio della partita è un po’ contratto, entrambe le formazioni si studiano e restano coperte: La Kamunia è ben messa in campo e i gnari sono concentrati ed attenti. E’ un episodio al 15′ a sbloccare il match: su una respinta corta con i pugni del Faustone un centrocampista avversario si avventa più veloce di tutti e spinge una palla facile in una rete sguarnita. La reazione Paranoika non si fa attendere, l’intensità della partita cresce e al 20′ si passa ad un modulo a doppia punta che si dimostra subito più pericoloso ed efficace. E’ allo scadere del tempo che su una punizione guadagnata dal Capitano sulla trequarti arriva il pareggio biancorsso. Pippo piega le mani al portiere con un tiro centrale ma potente: 1-1.

Dopo il riposo la partita si movimenta un po’, cominciano a vacillare gli schemi da entrambe le parti e le squadre si affrontano a viso più aperto. Il raddoppio avversario arriva al 5′ con un tiro non irresistibile che con la collaborazione del faro disorienta il portierone paranoiko. Non si molla un cazzo. La carica la suona uno dei nuovi arrivati con una bella combinazione in attacco: uno due con il puntero per liberarsi della marcatura e gran sinistro da poco dentro l’area. Joshua fa il 2 pari e la Kamunia prende lo slancio. La pressione dei nostri è forte, le conclusioni verso la rete crescono e su un altro bello scambio con gli attaccanti Jorge (ennesimo grande acquisto del mercato estivo) si libera dentro l’area, spiazza il portiere e fa il 3 – 2 quando mancano 4′ minuti alla fine.
La Sacca è avversario ostico e tutt’altro che arrendevole e non ha nessuna intenzione di ritenere chiusa la partita; su una bella combinazione tra punta e fascia taglia fuori la nostra fascia e mette l’uomo davanti al nostro portiere, calcio potente ad angolato, imparabile, ed è 3 – 3. A questo punto, a due minuti dalla fine, saltano un po’ i nervi e con loro la concentrazione di tutti, anche dell’arbitro. Nell’ultimo minuto di partita fischia tre falli per loro in zone delicate del campo ed è sull’ultimo di questi, proprio al limite dall’area, che con un tiro potente ed angolato infilato in una selva di gambe la Sacca trova il gol del 4-3 e della vittoria su cui l’arbitro fischia la fine.

Una partita intensa ed in sostanza ben giocata. Con più concentrazione ed attenzione questa squadra saprà senza dubbio regalare grandi soddisfazioni ai propri tifosi. Prendiamo le tante cose buone che questo match ci lascia: il bel clima nello spogliatoio, uno splendido clima sugli spalti, tanta convinzione nei nostri mezzi ed una nuova consapevolezza su quali sono i limiti da migliorare.

ADELANTE KAMUNIA!!

MALE LA PRIMA

Inizia in salita il campionato della PARANOIKA con una sconfitta per 3 a 1 sul campo di Paspardo. Un avversario non irresistibile, anche se ordinato e cinico, è bastato a piegare la compagine biancorossa con un fulminate 3 a 0 nel primo tempo ed una strategia smaccatamente difensiva nel secondo che gli ha consentito di subire un solo gol.

Non è servita una seconda ripresa generosa, due pali colpiti, e uno strabordante possesso palla alla K*P, che ora si trova ad affrontare la seconda partita di campionato già con lo spirito di una sfida che darà importanti indicazioni sulle sorti dell’anno che verrà.

Certo si vede la mano del mister nel carattere messo in campo dalla squadra ma ancora i suoi insegnamenti devono essere assimilati e portati in partita. Sentiamo le sue parole nell’intervista a caldo del dopo partita:

 

Mister che è stato accolto con estremo calore, così come tutto il resto della squadra, da una tifoseria numerosa e rumorosa che ha seguito la squadra in questa lunga trasferta paspardina. Qualcuno ha detto “la torcida migliore in campo” e, sebbene forse in un piccolo conflitto di interessi, mi sento di unirmi a questa affermazione al grido di “un applauso per noi!!”.

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Le indicazioni per la prossima partita sono chiare: più corsa, più movimento, più convinzione, più cuore.

MAI MOLA’!!!!

AVANTI KAMUNIA!

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Si vince, si perde, insieme…

Da troppo tempo questo blog non racconta le gesta della Paranoika se non per darne brillanti e simpatiche valutazioni (vedi Le pagelle del Noiser). Ora mi sento di riannodare i ricordi che mi portano al derby di ormai due settimane fa. I maliziosi diranno che quella bruciante sconfitta per 7 a 5 mi ha zittito e forse un po’ di ragione ce l’hanno pure. Una partita carica di aspettative e speranze, quella in cui tiri fuori lo stricione buono e la coreografia dell’anno che comincia con un passivo di tre gol in un minuto e mezzo, è un momento che getta l’animo umano in uno stato che immagino non dissimile dall’anticamera dell’inferno. Quando la miriade di  anime aspettano assiepate sulle rive dello stige che arrivi Caronte per traghettarle nell’ade (la cui materializzazione in questo caso poteva essere un passivo di 15 gol). E invece no. Squillano le trombe degli angeli celestiali che richiamano i Paranoiki alla carica e come presi da un nuovo divino furore si scagliano sugli avversari. La KP arriva sul 3 a 2 ma a quel punto la spinta dell’entusiasmo si affievolisce ed il maligno mette nel campo di Rogno tutti gli strumenti di cui dispone: Visinoni torna a controllare saldamente la partita, il primo tempo si chiude sul 7 a 2. Di quelle fasi ricordo il freddo pungente ed il calore della torcida. Tanta gente, tutta bellissima, tutta a tifare per una KP che sta prendendo randellate da tutte le parti. Il secondo tempo è un lungo inno alla rimonta. Una preghiera collettiva alla volontà di potenza che si esprime nell’annichilimento dell’avversario e nel secco parziale di 3 a 0. Non basta. Il derby è perso. La squadra applaude i tifosi che applaudono la squadra giurandole eterno amore. Occhi lucidi per il freddo e per la delusione si guardano confortandosi a vicenda. Si perde insieme. Lo stomaco brucia. Il silenzio inizia.

la torcida al derby

Ma il tempo, si sa, sutura le ferite. Ed ecco la settimana successiva i Paranoiki partire per la trasferta di Sonico. Buoni presagi accompagnano la carovana alla partenza e la lettura delle budella del coniglio sacrificale dicono che il tempo del riscatto è vicino. L’avversario ci surclassa in punti e gol segnati ma gli antichi dei hanno parlato. La partita non potrebbe cominciare meglio: la KP si porta sul 2 a 0 e gioca come una squadra di danzatrici sul ghiaccio del campo di Sonico. La palla sembra obbedire ad una divina volontà che la guida sicura tra le braccia del nostro portiere e decisa per ben due volte nella rete avversaria. Ma la Kamunia non vince mai senza lottare. E allora ecco due punizioni dal limite per gli avversari che diventano il pareggio: 2 a 2 e un’inerzia della gara tutta contro di noi. Ma come pensando “A noi dell’inerzia non ce ne frega un cazzo” l’ultimo arrivato in casa KP (il Nico) infila un preciso schema (?!?) su calcio d’angolo. 3 a 2. Gioia, lacrime, bordello. Tutti ad abbracciarsi a centrocampo: giocatori, tifosi, allenatore, guardalinee… Si vince insieme.

Ed eccoci qua, pronti per afforntare l’ultima partita di questo intenso anno 2012 che ci ha visti innalzarci dalle stalle del fondo classifica e di un morale bassino alle stelle di tre vittorie e di un gruppo mai così unito. Ciò che abbiamo imparato deve però trovare conferma in questa sfida: rispetto per gli avversari, coesione e convinzione. Alleanza F.C. è a zero punti, ha fatto 31 gol e ne ha subiti 71. Non aggiungo che c’è un solo risultato possibile domani perchè conoscendo la squadra che tanto amo so che non è così. Ci vorrà tutta la migliore Kamunia e tutta la migliore Torcida.

Sabato 15/12 h. 16.30 all’oratorio di Volpino (…come Atene, siam tutti balck block, la squadra nel campetto dovrà tremare se arriva la Kamunia alè! alè! alè alè alè!)

Le pagelle del Noiser

 

UGO, voto 6. L’educatore sessuale più in voga della valcamonica entra in campo un pò spaventato dalla larghezza della porta che deve difendere ma non si demoralizza e ci prova in tutti i modi. Poco da fare sui due goal presi,soprattutto per quanto riguarda il goal dell’ex diego. Ed essendo un buon kamuno non può esimersi dal prendere una botta epica che lo costringe ad uscire dal campo. Dove non arriva con le mani arriva con il cuore coprendo il ruolo di capo ultrà incitando la curva da bordo campo. Incitatore.

 

DAMIANO, voto 7. Il nostro trequartista si trova per la seconda volta consecutiva a ricoprire il ruolo di estremo difensore causa infortunio del buon Ugo. E dite quello che volete ma ogni parata fa sobbalzare i cuori dei tifosi. Tra i pali sembra a proprio agio, come se fosse stato lui ad insegnare i trucchi del mestiere al Gigi nazionale. Una saracinesca d’altri tempi, applausoni a scena aperta. Uomo ragno.

 

DAVIDE, voto 7. Come sempre poche parole per descrivere il lavoro svolto in difesa dal nostro pilastro. Non concede nulla, sempre puntuale sia negli interventi a terra sia in quelli aerei. Sfodera dei calci volanti che ricordano il salto in alto degli anni 20 prima della rivoluzione attuata da fosbury, tanto spettacolari a vedersi quanto efficaci. Doganiere.

 

TOM, voto 6. Senza un sabato sera alcolico al punto giusto il rasta scende in campo molto convinto ma viene spesso sorpreso dalla rapidità e dalla facilità di trovare passaggi e triangolazioni degli avversari. Forse tradito dall’emozione di tornare a giocare nella sua terra natia non ha la concentrazione dei giorni migliori, ma gambe, fiato e cuore come sempre non si discutono. Vino brullato.

 

GIORGI, voto 6. Rientro in campo per il belloccio della kp dopo l’infortunio patito alla caviglia. Per i pochi minuti in cui è rimasto sul terreno di gioco nulla da dire, molto sfortunato nel farsi di nuovo male a seguito di un contatto con un avversario. Più che CSI Vallecamonica, visti gli acciacchi patiti dalla squadra sembra di stare in C.S.I. Vallecamonica, scena del crimine. Ospedale.

 

DARIO, voto 7. Dopo una camomilla bevuta all’acli forse ci si potrebbe aspettare una partita sottotono. Ma non dal darietto che invece sfodera la grinta e l’agonismo a cui ci ha sempre abituato. Manco a dirlo riesce a trovare la gioia del goal con uno dei suoi soliti tiri. Pendolino instancabile e rabbioso, mai protesta nonostante mille falli subiti. Ennesima conferma.

 

BEPPE, voto 7,5. Il NOSTRO, e sottolineo NOSTRO centrocampista dal piede incazzosissimo si trova a giocare una partita importantissima sotto la pressione dei cori avversari che lo vogliono come un venduto. Sostenuto a squarciagola dalla torcida regala ai propri tifosi un goal incredibile: stop di petto, salto dell’avversario con un pallonetto e minella da fuori area, tutto di prima. Pennello.

 

PARIS, voto 7. Sarà la donzella sugli spalti, sarà la tensione del derby, fatto sta che il buon michele (michele chi?!chi è michele?!ah paris) sfodera una prestazione di tutta intensità e cuore. Sto giro ci mette anche la testa e infatti è lui a sbloccare il tabellino della blancoroja con un goal che scalda la gelida serata della curva e accende le speranze di rimonta. Cattivo e buono come il pane allo stesso tempo, come sempre. Giudeo.

 

STERNI M, voto 6. Il cugino del capitano si fa trovare pronto per la partita che vale una stagione, il derby della valle dell’orso. Si prodiga in recuperi difensivi e svolge il delicato ruolo di presidiare il fazzuolo di terra che va dalla propria area al centrocampo. Giocando con la kamunia non poteva esimersi dal destino che spetta a tutti i giocatori, un mezzo infortunio infatti lo costringe ad uscire anticipatamente dal campo. Ferro da stiro.

 

CHICCO, voto 9. Se vi chiedete come mai un voto così alto, vi basterà riguardare il vhs della partita per capirlo. Non solo compie il solito ruolo di sponda per i centrocampisti, ma si concede pure un goal di rapina, classicone per il buon sterni. E i punticini in più arrivano dall’esultanza che fa esplodere la torcida, mai un capitano era venuto sotto la curva a baciare lo scudetto della kp. Per chi non era presente non è possibile capire l’emozione regalata da questo gesto, brividi non di freddo ma di gioia. Un capitano, c’è solo un capitano. Epico.

 

ARRI, voto 7. Il giovinastro della kamunia non si smentisce mai e certo non poteva farlo in una partita così importante. Entra in campo convinto e concentrato, lotta su ogni pallone, corre come nemmeno forrest gump inseguito dai bulletti di paese. E anzi, ai bulletti di paese infligge un dispiacere enorme quando riesce a segnare il goal che fa sperare l’universo biancorosso. Un mix di cattiveria e classe, sempre pronto ad incitare i compagni. Minipimer.

NICOLA, voto 6,5. Il neo acquisto della kp mette subito in chiaro un paio di cose, prima di tutte che non si fa intimorire nè dalla giovane età nè da nessun avversario! Entrato in campo a partita già iniziato decide di serrare ulteriormente le viti della difesa facendo in modo di non peggiorare il passivo della squadra e lottando su ogni pallone, sia coi piedi che con la testa. Benvenuto.

 

SINDACO, voto 6. Il voto è politico, proprio come lui, persona sempre molto seria ed attenta alle esigenze della squadra, sia in campo che fuori. Fiaccato dalla levataccia mattutina causa primarie del P(orco) D(io) non scende in campo ma solamente per evitare di essere accostato all’acerrimo nemico silvietto. E come sempre dà il suo contributo tenendo alto il morale della squadra soprattutto nelle fasi iniziali quando sembrava prospettarsi una caporetto. Saggista seggista.

 

ANDRES, voto 7. Il mister anche in questa occasione schiera la migliore formazione e continua ad incitare i suoi facendo su e giù a bordo campo, sgolandosi al pari della torcida. Sul bel gioco ormai è inutile aggiungere parole perchè è una cosa data per appurata. Ha l’appoggio da parte dei giocatori e della curva, cosa vuoi di più dalla vita?Amaro lucano.

 

GRAZIE RAGAZZI GRAZIE, se non era per voi si moriva viste le temperature siberiane. Avete scaldato la serata regalandoci una sfida epica. Fermarci al risultato sarebbe riduttivo, avete messo in campo cuore, testa e soprattutto emozioni vere. Con gli occhi lucidi e i brividi lungo la schiena, GRAZIE DI TUTTO!

Le pagelle del Noiser

 

OBI, voto 7. Il numero 1 della kamunia non smette mai di stupire. Come il migliore dei maghi riesce sempre a tirare fuori dal cilindro parate spettacolari che fanno vibrare i cuori della torcida e va quindi a meritarsi più che giustamente i cori a lui rivolti. Nel primo tempo riesce svariate volte a cancellare occasioni che ormai sembravano essersi concretizzate in goal. I tiri non trattenuti e finiti a danzare sulla linea servono unicamente ad alzare il quoziente pathos in campo e fuori. Viene bloccato solamente da uno strappo inguinale nel corso della seconda metà di gara, la scienza nelle persone dei paramedici e la fede nella persona del prete  escludono lesioni gravi. Heather Parisi.

 

DAVIDE, voto 6,5. Per chi ha visto Donnie Brasco basterebbe una frase: che te lo dico a fare?! L’ultimo uomo della mitica blancoroja svolge come sempre al meglio il ruolo di sbarammento faunistico a difesa della porta. Con “ce l’abbiamo solo noi,obi,obi” mette in scena spettacoli pirotecnici e salvataggi sulla linea, nell’uno contro uno non si fa mai sorprendere e i goal presi infatti sono stati determintati prevalentemente in situazioni di superiorità numerica degli avversari. Sa benissimo il fatto suo, mestiere da vendere. Ah,dopo la riunione abbiamo visto tua cugina con gli agrituristi! Fascio (di nervi).

 

ASTRA, voto 6,5. Se vi chiedete perchè la scelta sia ricaduta proprio su questo tra i tanti pseudonimi beh, è presto spiegato. Come il modello di punta della opel il buon tommaso si prodiga a correre per tutto il campo trovandosi spesso ad occupare posizioni diverse da quella che in partenza lo vedeva schierato come secondo difensore. Instancabile e sempre alla ricerca di creare occasioni più per i compagni che per se stesso, generoso come sempre. In forma come dopo ogni seratina come si deve, vedasi pacì e tone. E giusto per non aver denunce per pubblicità occulta andiamo a citare anche una casa transalpina. Esprit libre.

 

BEPPE, voto 7. Il beppe, il beppe. Poche parole per descrivere l’intensità e la grinta con cui questo giocatore affronta ogni partita. E’ giusto comunque sottolinearle una volta di più visto che si corre il rischio che vengano ormai date per scontate. Il nostro centrocampista centrale prova più e più volte a trovare la gioia del goal con una pioggia di tiri che si spengono ripetutamente a pochi millimetri dal palo. Chiaramente riesce comunque ad iscrivere il suo nome nel tabellino marcatori con una minella che fa sembrare il tiro della tigre di mark lenders più simile ad un tiro della fagianella ripiena. Canù.

 

DARIO, voto 7. Bomber di razza quale è, non poteva certo trattenersi dal segnare e così riesce a concedere a se stesso e alla torcida l’ennesima doppietta. Sempre cattivo su ogni pallone, viene troppo spesso fermato dall’arbitro per falli subiti quando da buon trenino kamuno che si rispetti era invece già lanciato a rete sbattendosene dei contatti infertigli. Sempre concentrato e alla ricerca delle soluzioni più facili per sè e per i compagni. Trascinatore.

 

PIPPO, voto 6,5. Il nostro fantasista per eccellenza dispensa come sempre tocchi fatati e giocate pregevoli, riuscendo spesso a volentieri a saltare l’avversario o a trovare il compagno smarcato più utile ai fini dell’azione offensiva. Ci mette tutto il cuore, i polmoni e la classe in proprio possesso, orchestra alla perfezione le manovre dei suoi, solo la sorte riesce a fermarlo quando nel corso del match viene costretto a lasciare il campo ritrovandosi con una caviglia bella gonfia. Brutta tegola per la kamunia ma speriamo si riprenda presto. Riccardo Muti.

 

PARIS, voto 6,5. Forse un pò emozionato per la presenza del proprio cane in tribuna, il giovane peris appare un poco spaesato nei minuti inziali del suo ingresso in campo. Scaldato però dagli incitamenti della curva si riprende immediatamente e mostra la grinta che noi tutti conosciamo lanciandosi su ogni pallone e proponendosi spesso sulla fascia. Forse con la testa alla figa, ci mette fin troppa foga, arrivando anche ad innescare una rissa poichè gli avversari ingegneri non sapevano che non avesse il freno a disco per fermarsi e non rovinare contro uno di loro. Daga sfogo!

 

STERNI, voto 6,5. Nonostante non sia riuscito a segnare credo che questa si possa considerare una della migliori partite del centravanti kamuno. Oltre ai soliti lavori sporchi come pigliare calci a nastro per riuscire a fare da sponda ai propri centrocampisti, il chicco si sbatte assai anche nel pressing e non si risparmia mai, riuscendo inoltre ad evitare i prevedibili e comprensibili cali del secondo tempo. Non fa dormire sonni tranquilli ai difensori i quali sono costretti a liberarsi velocemente del pallone per evitare di perderlo vista l’asfissiante marcatura. Flipper (palla del).

 

DAMI, voto 6,5. Non saprei davvero dove andare a pescare i termini esatti. Questo ragazzo è riuscito a ricoprire praticamente tutti i ruoli della kamunia, eccezion fatta per quello dell’allenatore. Sì perchè, avendo inserito nel proprio cv la voce “portiere all’abba cup”, si vede costretto a prendere il posto di obi dopo l’infortunio. Calcolando che in piedi a mani alzate è alto come obi quando salta (da una sedia) dimostra subito di non avere problemi sui tiri a fil di traversa e riesce a prodigarsi in due ottime parate. Poi gli avversari decidono di mirare alle gambe, memori di vari racconti riguardanti giganti presenti nella mitologia greca. Colosso di Rodi.

 

SINDACO, voto 6. Poco da dire per i pochi minuti giocati, certamente non per la poca voglia messa in campo o altro, anzi. La voglia non manca mai al nostro sindaco, il quale non si fa distrarre dai giochetti di potere delle primarie e scende in campo (non come citazione del Silvio) convinto come sempre. C’è bisogno di minuti per prendere confidenza con un terreno come quello del campo amico, minuti che in questa partita forse sono un pò mancati, non andando però ad intaccare il suo mettercela tutta. Jack Russel.

 

ANDRES, voto 6.5. Come da pronostico il mister deve fare i conti con gli infortuni. Nonostante dieci uomini a disposizione, deve tener presente che tre di questi sono rientrati da poco e comunque non ancora al cento per cento della condizione. Time out puntuali e sostituzioni ragionate. Il bel gioco c’è e si vede. Anche in questo caso è giusto sottolinearlo per non far demoralizzare la squadra, bisogna solo trovare il modo di evitare quei black out di cinque minuti che ci costano sempre un paio di goal a partita. Presidente.