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BUONA LA PRIMA!!

Vittoria all’esordio per la Magica Kamunia Paranoika, il cielo di Rogno è Biancorosso!

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PAZZESCO! MAGICO! INCREDIBILE!

Quella di Sabato 27 Settembre sarà una data da ricordare per tutti i tifosi paranoici.
Per la prima volta nella storia della KP si vince all’esordio e si vince bene.
Per la prima volta la partita è dominata ed affrontata nel modo migliore,dal primo all’ultimo minuto!
5-2 è il risultato riportato sul taccuino dal direttore di gara, risultato che ci fa sognare, che ci fa sperare in un campionato ricco di gioie e di emozioni!
Vogliamo continuare a cantare “Maracanà”, mentre il coro “passeranno le sconfitte e sperom de paregià” ce lo vogliamo scordare del tutto!

Oggi ci aspetta di nuovo una squadra di Rogno e questa volta si gioca in casa!
VIETATO MOLLARE, VIETATO FARSI PRENDERE DALL’ENTUSIASMO, VIETATO AVERE CALI DI CONCENTRAZIONE! SABATO SI VINCE E POI SI VA TUTTI ALLA CENA DELLA SQUADRA (APPROFITTIAMO PER ANNUNCIARVELO, SIETE TUTTI INVITATI!)!

Bianco o Rosso l’è stes, a noter ghe pias ol vì!   Saluti dalla Torcida*Paranoika

LE PAGELLE :

SEKU: Voto 7,5, “La gazzella biancorossa”, Grandissimo esordio per l’ala destra! Scattante, veloce, decisivo. Autore di un gol e di un paio di volate molto interessanti sulla fascia destra che hanno dato da pensare alla difesa avversaria! Il sette e mezzo è sicuramente un voto meritato!

STERNI: Voto 7, “ Il toro”, pur non avendo trovato la rete si impone fisicamente sulla difesa avversaria! Paga forse una preparazione atletica con troppi calici ma compensa la difficoltà nello scatto con la potenza fisica!
Lo annunciamo, il coro che caratterizzerà la Torcida nella prossima partita sarà “STERNI FACCI UN GOL!” mentre dopo la partita sarà: “PAGACI LE PINTE”!

DAVID(Mia bona, al portèr!): Voto 7, “ La saracinesca”, pur non essendo un portiere, pur non avendo mai giocato in porta, David fa il suo dovere accettando di giocare la sua prima partita con la maglia biancorossa tra i pali. Dimostra il suo carattere intraprendente quando invece di rimettere il pallone verso i suoi compagni tira direttamente in porta. Il 7 è meritato. Attendiamo i portieri ufficiali che Sabato non c’erano per poter verificare le doti di questo giocatore anche fuori dai pali!

BONA: Voto 8, “La sicurezza”, come un guerriero dell’armata Rossa che impedisce al nemico di raggiungere il Volga, così il Bona impedisce all’avversario di avvicinarsi ai pali paranoici! La sicurezza alla quale siamo abituati! Brao Bona! Mola mai!

PIPPO: Voto 9, “ Il pittore”, segna una tripletta, da l’incipit per buona parte delle azioni paranoike, domina il centrocampo. Il nostro “tuttofare” si merita il titolo di migliore in campo. Il Mister avrà da pensare quando ci abbandonerà per emigrare ad ovest! “E PIPPO PIPPO NON LO SA… CHE QUANDO SEGNA LA TORCIDA ESPLODERà!”
BRICCA: VOTO 6+, “L’INESPRESSO”, la Torcida Paranoika non è solita fare preferenze tra i giocatori biancorossi, ma Bricca è IL NOSTRO PREFERITO! Esordisce con la maglia rossa del KAG con un numero costruito con del nastro adesivo nero, per dimostrare che a lui il calcio moderno delle divise e degli sponsor fa cagare! Pur non avendo ancora trovato la forma fisica perfetta, siamo sicuri che diventerà l’incubo dei difensori avversari! BRAO BRICCA, MOLA MAI!

LANNING: VOTO 7,5, “IL LOTTATORE”, non perde mai la concentrazione, è una costante preoccupazione per il portiere avversario. Dimostra tanto impegno e concentrazione, caratteristiche che spesso sono mancate alla KP!

ABBA:
Voto 7,5; “IL PRESO BENE”, corre, si impegna, si diverte e si vede che ci tiene. Anche da Abba non possiamo che pretendere un gol nella prossima partite! Ti vogliamo così!

BEPPE: Inqualificabile, “LO SPETTRO”, viene solo per la foto, nella quale viene bene, ma poi se ne va. È la personificazione del coro “Se caricate siamo al bar!”. Brao Beppe, la prossima volta vengo pure io a bere con te! “A noi della partita, non ce ne frega un cazzo, solo birra e vaffanculo!”.

MIKEL, Voto 8,“la rivelazione”, da sempre presente nei momenti festaioli della kamunia, esordisce ai Mondiali Antirazzisti 2013 e viene riconfermato alla prima giornata, colonna della difesa insieme al Bona.
Forte al bancone, forse sul campo. TI VOGLIAMO COSì!

SINDACO: Voto 7, “La classe non è acqua”, l’estate non ha cancellato la classe che lo contraddistingue. Ancora una volta delizia i tifosi con i suoi passaggi dipinti che fanno invidia anche ai migliori brasiliani!
Brao sindèc, ma nel prossimo match ti vogliamo più cattivo e ignorante!

JONNY: Voto 7.5. “L’incontrista”, tanta classe, potenza e precisione da questo nuovo acquisto sudamericano! Uno dei valori aggiunti per il mister Mangilli!

SERIO: Voto 7, “ Spazzatore”, i palloni, quando arrivano in area, vanno spazzati. Di balle non ce ne sono. E questo Serio lo sa fare molto bene. Giocatore impiegato intelligentemente nei momenti più delicati, si merita un bel 7!

MANGILLI: Voto 8, “L’alchimista”, fa della composizione multietnica della squadra un’arma e costruisce una squadra vincente. Viene criticato dai tifosi per lo stravolgimento della formazione nel secondo tempo, ma la squadra vince lo stesso. Non prende il 9 perché deve migliorare la comunicabilità con i giocatori stranieri. Molto spesso il dialetto bergamasco non va d’accordo con le lingue nordafricane!
Brao Aldo, PORTACI IN EUROPA!

Extra…

PORTIERE AVVERSARIO:
Voto 8, palesemente un compagno esprime la propria solidarietà regalandoci un gol sotto le gambe. La torcida ringrazia.

NUMERO 88 DELL’ALTRA SQUADRA
: Voto 1, rompe il cazzo per lo striscione “KAMUNIA ANTIFASCISTA” e in campo crolla come una margherita ogni volta che ha un contatto con i gladiatori paranoici. Pessimo!

Le pagelle del Noiser

Pagelle della vittoria di Sonico per 3 a 2

DAMI, voto 9. Prima partita da titolare tra i pali per quello che ormai si può definire l’ex trequartista della paranoika. Dopo aver dato dimostrazione delle proprie doti nei due scorci delle partite precedenti, mette in campo tutta la grinta e l’incitamento tipicamente raggiunto dopo quattro o cinque sambuca. Parate incredibili come se ci fosse nato tra i due legni di Sonico. E non pago di limitarsi a salvataggi estremi per procurare emozioni a non finire all’interno della curva, decide anche di farsi quasi male lasciando col fiato sospeso i sostenitori già sbacchettanti dal freddo. Benji Price, mèi de.

 

DAVIDE, voto 9. La garanzia della difesa blancoroja dimostra la parentela con karolina kostner giocando sul campo ghiacciato una delle migliori prestazioni dell’anno, se non la migliore. Approfitta del clima siberiano e dell’altitudine per chiudere tutti gli spazi come si chiude l’acqua per evitar che si rompano i tubi. Dal primo all’ultimo minuto mette in campo una voglia instancabile di dire “che comande me” e vanifica tutte le opportunità degli avversari, sia quando si trova nell’uno contro uno, sia in caso di inferiorità numerica. Antigelo.

 

TOM, voto 8. Migliore partita dell’anno anche per il rasta che come sempre non ha un ruolo ben definito ma corre come un puledro su è giù per il campo. Partito nelle retrovie si fa sempre trovare pronto anche nelle azioni offensive, una vera e propria mina vagante. E come la tigre di cremona è capace di acuti incredibili che scaldano i cuori della torcida andando vicino al goal in almeno un paio di occasioni. Stantuffo.

 

PARIS, voto 8. Anche solo per il fatto di farsi sovere-sonico-niardo-malegno-niardo-sovere quest’ometto merita degli applausi. Se in più si aggiunge la grinta e la carica proposta sul fazzoletto di terra il gioco è fatto. Sempre alla ricerca della palla come un cucciolo di cane, con la differenza che anzichè portarla indietro tenta sempre di scagliarla in avanti e perchè no, magari pure nello specchio della porta. Lodevole.

 

DARIO, voto 9. Venghino signori venghino. AAA cercasi nuovo dizionario di lingua italiana contenente termini adatti per sintetizzare quanto di buono ogni volta viene messo in campo dal dott. Dario Ducoli. Come il suo quasi omonimo creazione della nintendo, delizia gli spettatori con cavalcate trionfali su e giù per il campo, sempre palla al piede. Inutile aggiungere che segna anche il goal dell’uno a zero, goal che riscalda il gelido pomeriggio della torcida. SuperDario bros.

 

SINDACO, voto 7. Messo a giocare in posizione più avanzata rispetto al solito dimostra di adattarsi subito e di non temere il confronto con nessuno. Sempre sull’uomo e vincente nel tentativo di arginare le ripartenze avversarie. Si adatta molto bene agli schemi del mister e gioca una buona partita, forse motivato anche dalla presenza del Presidente a bordo campo. No,non pierluigi, il Daniele. Mòla mìa, mòla mai.

 

STERNI, voto 9. Un applausone al capitano (un capitano,c’è solo un capitano!) che dimostra di essere un passo avanti nello stadio evolutivo umano. Sì perchè per lui non fa differenza il loco, ha dimostrato di sapersi adattare sia alle temperature afose della nigeria che al microclima del “porco dio” (fonte wikipedia)  di sonico. E allora ecco che mette in campo tutta la sua generosità, corre dall’inizio alla fine, trova la gioia di uno dei soliti goal d’astuzia e spara pure a fare in culo l’arbitro, ottavo uomo degli avversari. Solo rispetto, troppo rispetto. Sterninator.

 

ARRI, voto 7,5. Il caelù della kamunia come in ogni occasione è un concentrato di agonismo e reattività, sempre a disposizione del mister in qualunque momento venga mandato sul terreno di gioco. Solita grinta, solita testardaggine e solidità vanno ad aggiungersi a recuperi fondamentali nei minuti finali della partita, tutti interventi essenziali nel mantener il vantaggio così faticosamente raggiunto. Zanzariera.

 

NICOLA, voto 9. Non so voi ma questo qui mi piace. Entra in campo, non dice niente, non protesta mai, gioca come J-ax comanda e per di più ha l’arroganza di andare a segnare il goal vittoria quando la partita sembrava ormai arenata su un pareggio che ci stava un poco stretto. Generosissimo come se il bianco e il rosso li avesse cuciti addosso da una vita. Battezzato.

 

ANDRES, voto 8. Il lavoro svolto dal mister è ottimo e non ci si stancherà mai di sottolinearlo. Guardare questa squadra giocare è una delizia per gli occhi dei tifosi e per le orecchie dei malcapitati arbitri che si trovano ogni volta a veder il loro albero genealogico messo in discussione. Il record di GesùAldo Mangili è lì a un passo e di certo la kamunia  non si accontenta dell’aperitivo, esige e si merita cenone e panettone. Piccolo grande amore.

Le pagelle del Noiser

 

UGO, voto 6. L’educatore sessuale più in voga della valcamonica entra in campo un pò spaventato dalla larghezza della porta che deve difendere ma non si demoralizza e ci prova in tutti i modi. Poco da fare sui due goal presi,soprattutto per quanto riguarda il goal dell’ex diego. Ed essendo un buon kamuno non può esimersi dal prendere una botta epica che lo costringe ad uscire dal campo. Dove non arriva con le mani arriva con il cuore coprendo il ruolo di capo ultrà incitando la curva da bordo campo. Incitatore.

 

DAMIANO, voto 7. Il nostro trequartista si trova per la seconda volta consecutiva a ricoprire il ruolo di estremo difensore causa infortunio del buon Ugo. E dite quello che volete ma ogni parata fa sobbalzare i cuori dei tifosi. Tra i pali sembra a proprio agio, come se fosse stato lui ad insegnare i trucchi del mestiere al Gigi nazionale. Una saracinesca d’altri tempi, applausoni a scena aperta. Uomo ragno.

 

DAVIDE, voto 7. Come sempre poche parole per descrivere il lavoro svolto in difesa dal nostro pilastro. Non concede nulla, sempre puntuale sia negli interventi a terra sia in quelli aerei. Sfodera dei calci volanti che ricordano il salto in alto degli anni 20 prima della rivoluzione attuata da fosbury, tanto spettacolari a vedersi quanto efficaci. Doganiere.

 

TOM, voto 6. Senza un sabato sera alcolico al punto giusto il rasta scende in campo molto convinto ma viene spesso sorpreso dalla rapidità e dalla facilità di trovare passaggi e triangolazioni degli avversari. Forse tradito dall’emozione di tornare a giocare nella sua terra natia non ha la concentrazione dei giorni migliori, ma gambe, fiato e cuore come sempre non si discutono. Vino brullato.

 

GIORGI, voto 6. Rientro in campo per il belloccio della kp dopo l’infortunio patito alla caviglia. Per i pochi minuti in cui è rimasto sul terreno di gioco nulla da dire, molto sfortunato nel farsi di nuovo male a seguito di un contatto con un avversario. Più che CSI Vallecamonica, visti gli acciacchi patiti dalla squadra sembra di stare in C.S.I. Vallecamonica, scena del crimine. Ospedale.

 

DARIO, voto 7. Dopo una camomilla bevuta all’acli forse ci si potrebbe aspettare una partita sottotono. Ma non dal darietto che invece sfodera la grinta e l’agonismo a cui ci ha sempre abituato. Manco a dirlo riesce a trovare la gioia del goal con uno dei suoi soliti tiri. Pendolino instancabile e rabbioso, mai protesta nonostante mille falli subiti. Ennesima conferma.

 

BEPPE, voto 7,5. Il NOSTRO, e sottolineo NOSTRO centrocampista dal piede incazzosissimo si trova a giocare una partita importantissima sotto la pressione dei cori avversari che lo vogliono come un venduto. Sostenuto a squarciagola dalla torcida regala ai propri tifosi un goal incredibile: stop di petto, salto dell’avversario con un pallonetto e minella da fuori area, tutto di prima. Pennello.

 

PARIS, voto 7. Sarà la donzella sugli spalti, sarà la tensione del derby, fatto sta che il buon michele (michele chi?!chi è michele?!ah paris) sfodera una prestazione di tutta intensità e cuore. Sto giro ci mette anche la testa e infatti è lui a sbloccare il tabellino della blancoroja con un goal che scalda la gelida serata della curva e accende le speranze di rimonta. Cattivo e buono come il pane allo stesso tempo, come sempre. Giudeo.

 

STERNI M, voto 6. Il cugino del capitano si fa trovare pronto per la partita che vale una stagione, il derby della valle dell’orso. Si prodiga in recuperi difensivi e svolge il delicato ruolo di presidiare il fazzuolo di terra che va dalla propria area al centrocampo. Giocando con la kamunia non poteva esimersi dal destino che spetta a tutti i giocatori, un mezzo infortunio infatti lo costringe ad uscire anticipatamente dal campo. Ferro da stiro.

 

CHICCO, voto 9. Se vi chiedete come mai un voto così alto, vi basterà riguardare il vhs della partita per capirlo. Non solo compie il solito ruolo di sponda per i centrocampisti, ma si concede pure un goal di rapina, classicone per il buon sterni. E i punticini in più arrivano dall’esultanza che fa esplodere la torcida, mai un capitano era venuto sotto la curva a baciare lo scudetto della kp. Per chi non era presente non è possibile capire l’emozione regalata da questo gesto, brividi non di freddo ma di gioia. Un capitano, c’è solo un capitano. Epico.

 

ARRI, voto 7. Il giovinastro della kamunia non si smentisce mai e certo non poteva farlo in una partita così importante. Entra in campo convinto e concentrato, lotta su ogni pallone, corre come nemmeno forrest gump inseguito dai bulletti di paese. E anzi, ai bulletti di paese infligge un dispiacere enorme quando riesce a segnare il goal che fa sperare l’universo biancorosso. Un mix di cattiveria e classe, sempre pronto ad incitare i compagni. Minipimer.

NICOLA, voto 6,5. Il neo acquisto della kp mette subito in chiaro un paio di cose, prima di tutte che non si fa intimorire nè dalla giovane età nè da nessun avversario! Entrato in campo a partita già iniziato decide di serrare ulteriormente le viti della difesa facendo in modo di non peggiorare il passivo della squadra e lottando su ogni pallone, sia coi piedi che con la testa. Benvenuto.

 

SINDACO, voto 6. Il voto è politico, proprio come lui, persona sempre molto seria ed attenta alle esigenze della squadra, sia in campo che fuori. Fiaccato dalla levataccia mattutina causa primarie del P(orco) D(io) non scende in campo ma solamente per evitare di essere accostato all’acerrimo nemico silvietto. E come sempre dà il suo contributo tenendo alto il morale della squadra soprattutto nelle fasi iniziali quando sembrava prospettarsi una caporetto. Saggista seggista.

 

ANDRES, voto 7. Il mister anche in questa occasione schiera la migliore formazione e continua ad incitare i suoi facendo su e giù a bordo campo, sgolandosi al pari della torcida. Sul bel gioco ormai è inutile aggiungere parole perchè è una cosa data per appurata. Ha l’appoggio da parte dei giocatori e della curva, cosa vuoi di più dalla vita?Amaro lucano.

 

GRAZIE RAGAZZI GRAZIE, se non era per voi si moriva viste le temperature siberiane. Avete scaldato la serata regalandoci una sfida epica. Fermarci al risultato sarebbe riduttivo, avete messo in campo cuore, testa e soprattutto emozioni vere. Con gli occhi lucidi e i brividi lungo la schiena, GRAZIE DI TUTTO!

Le pagelle del Noiser

 

OBI, voto 7. Il numero 1 della kamunia non smette mai di stupire. Come il migliore dei maghi riesce sempre a tirare fuori dal cilindro parate spettacolari che fanno vibrare i cuori della torcida e va quindi a meritarsi più che giustamente i cori a lui rivolti. Nel primo tempo riesce svariate volte a cancellare occasioni che ormai sembravano essersi concretizzate in goal. I tiri non trattenuti e finiti a danzare sulla linea servono unicamente ad alzare il quoziente pathos in campo e fuori. Viene bloccato solamente da uno strappo inguinale nel corso della seconda metà di gara, la scienza nelle persone dei paramedici e la fede nella persona del prete  escludono lesioni gravi. Heather Parisi.

 

DAVIDE, voto 6,5. Per chi ha visto Donnie Brasco basterebbe una frase: che te lo dico a fare?! L’ultimo uomo della mitica blancoroja svolge come sempre al meglio il ruolo di sbarammento faunistico a difesa della porta. Con “ce l’abbiamo solo noi,obi,obi” mette in scena spettacoli pirotecnici e salvataggi sulla linea, nell’uno contro uno non si fa mai sorprendere e i goal presi infatti sono stati determintati prevalentemente in situazioni di superiorità numerica degli avversari. Sa benissimo il fatto suo, mestiere da vendere. Ah,dopo la riunione abbiamo visto tua cugina con gli agrituristi! Fascio (di nervi).

 

ASTRA, voto 6,5. Se vi chiedete perchè la scelta sia ricaduta proprio su questo tra i tanti pseudonimi beh, è presto spiegato. Come il modello di punta della opel il buon tommaso si prodiga a correre per tutto il campo trovandosi spesso ad occupare posizioni diverse da quella che in partenza lo vedeva schierato come secondo difensore. Instancabile e sempre alla ricerca di creare occasioni più per i compagni che per se stesso, generoso come sempre. In forma come dopo ogni seratina come si deve, vedasi pacì e tone. E giusto per non aver denunce per pubblicità occulta andiamo a citare anche una casa transalpina. Esprit libre.

 

BEPPE, voto 7. Il beppe, il beppe. Poche parole per descrivere l’intensità e la grinta con cui questo giocatore affronta ogni partita. E’ giusto comunque sottolinearle una volta di più visto che si corre il rischio che vengano ormai date per scontate. Il nostro centrocampista centrale prova più e più volte a trovare la gioia del goal con una pioggia di tiri che si spengono ripetutamente a pochi millimetri dal palo. Chiaramente riesce comunque ad iscrivere il suo nome nel tabellino marcatori con una minella che fa sembrare il tiro della tigre di mark lenders più simile ad un tiro della fagianella ripiena. Canù.

 

DARIO, voto 7. Bomber di razza quale è, non poteva certo trattenersi dal segnare e così riesce a concedere a se stesso e alla torcida l’ennesima doppietta. Sempre cattivo su ogni pallone, viene troppo spesso fermato dall’arbitro per falli subiti quando da buon trenino kamuno che si rispetti era invece già lanciato a rete sbattendosene dei contatti infertigli. Sempre concentrato e alla ricerca delle soluzioni più facili per sè e per i compagni. Trascinatore.

 

PIPPO, voto 6,5. Il nostro fantasista per eccellenza dispensa come sempre tocchi fatati e giocate pregevoli, riuscendo spesso a volentieri a saltare l’avversario o a trovare il compagno smarcato più utile ai fini dell’azione offensiva. Ci mette tutto il cuore, i polmoni e la classe in proprio possesso, orchestra alla perfezione le manovre dei suoi, solo la sorte riesce a fermarlo quando nel corso del match viene costretto a lasciare il campo ritrovandosi con una caviglia bella gonfia. Brutta tegola per la kamunia ma speriamo si riprenda presto. Riccardo Muti.

 

PARIS, voto 6,5. Forse un pò emozionato per la presenza del proprio cane in tribuna, il giovane peris appare un poco spaesato nei minuti inziali del suo ingresso in campo. Scaldato però dagli incitamenti della curva si riprende immediatamente e mostra la grinta che noi tutti conosciamo lanciandosi su ogni pallone e proponendosi spesso sulla fascia. Forse con la testa alla figa, ci mette fin troppa foga, arrivando anche ad innescare una rissa poichè gli avversari ingegneri non sapevano che non avesse il freno a disco per fermarsi e non rovinare contro uno di loro. Daga sfogo!

 

STERNI, voto 6,5. Nonostante non sia riuscito a segnare credo che questa si possa considerare una della migliori partite del centravanti kamuno. Oltre ai soliti lavori sporchi come pigliare calci a nastro per riuscire a fare da sponda ai propri centrocampisti, il chicco si sbatte assai anche nel pressing e non si risparmia mai, riuscendo inoltre ad evitare i prevedibili e comprensibili cali del secondo tempo. Non fa dormire sonni tranquilli ai difensori i quali sono costretti a liberarsi velocemente del pallone per evitare di perderlo vista l’asfissiante marcatura. Flipper (palla del).

 

DAMI, voto 6,5. Non saprei davvero dove andare a pescare i termini esatti. Questo ragazzo è riuscito a ricoprire praticamente tutti i ruoli della kamunia, eccezion fatta per quello dell’allenatore. Sì perchè, avendo inserito nel proprio cv la voce “portiere all’abba cup”, si vede costretto a prendere il posto di obi dopo l’infortunio. Calcolando che in piedi a mani alzate è alto come obi quando salta (da una sedia) dimostra subito di non avere problemi sui tiri a fil di traversa e riesce a prodigarsi in due ottime parate. Poi gli avversari decidono di mirare alle gambe, memori di vari racconti riguardanti giganti presenti nella mitologia greca. Colosso di Rodi.

 

SINDACO, voto 6. Poco da dire per i pochi minuti giocati, certamente non per la poca voglia messa in campo o altro, anzi. La voglia non manca mai al nostro sindaco, il quale non si fa distrarre dai giochetti di potere delle primarie e scende in campo (non come citazione del Silvio) convinto come sempre. C’è bisogno di minuti per prendere confidenza con un terreno come quello del campo amico, minuti che in questa partita forse sono un pò mancati, non andando però ad intaccare il suo mettercela tutta. Jack Russel.

 

ANDRES, voto 6.5. Come da pronostico il mister deve fare i conti con gli infortuni. Nonostante dieci uomini a disposizione, deve tener presente che tre di questi sono rientrati da poco e comunque non ancora al cento per cento della condizione. Time out puntuali e sostituzioni ragionate. Il bel gioco c’è e si vede. Anche in questo caso è giusto sottolinearlo per non far demoralizzare la squadra, bisogna solo trovare il modo di evitare quei black out di cinque minuti che ci costano sempre un paio di goal a partita. Presidente.

Le pagelle del Noiser

Sulla sconfitta a Boario per 5 a 2.

OBI, voto 6,5. Nonostante i gol subiti il nostro portierino portierone si dimostra incolpevole ed anzi, regala spesso parate incredibili che vanno a riscaldare i cuori della curva. Quando può ci mette le mani, le gambe, il petto…e il naso. Sempre reattivo, di certo non si farà demoralizzare da una partita comunque giocata alla pari. Brao brao brao.

 

DAVIDE, voto 6. Sempre puntuale su ogni pallone, ormai è inutile e ridondante sottolinearlo. Peccato per qualche distrazione di troppo che costa alla kamunia un paio di gol ma senza i suoi compagni ufficiali di reparto non gli si può certo chiedere di più. Autorevole e sempre presente, uno dei punti cardine della squadra, non verrà certo giudicato in maniera negativa dopo un match in cui ha dovuto spesso coprire in solitaria il reparto difensivo. Ingegnere.

 

DARIO, voto 6,5. Partito da una posizione non sua, arretrato in difesa per esigenze tattica, mette in luce la grinta che lo ha sempre contraddistinto e martella sulla fascia come i magli di bienno (quando funzionavano regolarmente,mica adesso suvvia!). Per non sbagliare decide di segnare, non poteva stare due partite di fila senza la gioia del goal. Unica pecca l’intestardirsi con la palla ai piedi, anche se l’altra faccia della stessa medaglia è il lodevole tentativo di prendere la squadra sulle spalle. Martèl.

 

ARRI, voto 7. Probabilmente il migliore in campo in questo uggioso pomeriggio…anzi,uggioso un cazzo,pomeriggio nemmeno,ma si può giocare di sabato alle 19?!Detto ciò, il nostro ultimo dei mohicani al rientro dalla squalifica dimostra un innaturale attaccamento alla maglia per un neoacquisto,incitando continuamente i compagni e riuscendo anche ad insaccare il pallone alle spalle del portiere avversario con un ottimo tiro da fuori area. Grinta da vendere, talmente tanta da fargli commettere un paio di errori in fase difensiva, posizione comunque non sua. Un vero e proprio motivatore. Animalo.

 

BEPPE, voto 6. Il buon beppe come sempre ci mette tutto il cuore e le gambe di questo mondo, non si dà mai per vinto e quando c’è da menare le mani non se lo fa dire due volte. Atterra infatti con un colpo ragazzodalkimonod’oro-style un avversario quando si accorge che la curva vuole spettacolo. E non avendo letto le sacre scritture non conosce il significato del termine “scusa”, ma dimostra di aver visto e rivisto “v for vendetta”. Macellaio del centrocampo.

 

STERNI, voto 5,5. Il nostro bombarolo raggiunge la sufficienza in pagella grazie al cuore dimostrato in campo, sacrificandosi e correndo spesso a coprire arretrando rispetto a quella che è la sua posizione genetica di centravanti. Ancora un pò affamato si mangia un paio di goal ma compensa con il fiato e il pressing portato agli avversari. Aggressivo quanto basta pure con il portiere darfense che cerca di farlo innervosire inutilmente. Quasi sposato.

 

DAMI, voto 5. Il buon damiano ci riprova, ci mette tutto l’impegno del mondo ma è palese che la sua condizione è ancora lontana rispetto allo zlatan degli anni passati. Quella maledetta caviglia non gli dà pace ma tenta per quanto possibile di dare il suo contributo, soffrendo però la velocità degli avversari. Dai che ‘l ve.