Pagelle della vittoria di Sonico per 3 a 2
DAMI, voto 9. Prima partita da titolare tra i pali per quello che ormai si può definire l’ex trequartista della paranoika. Dopo aver dato dimostrazione delle proprie doti nei due scorci delle partite precedenti, mette in campo tutta la grinta e l’incitamento tipicamente raggiunto dopo quattro o cinque sambuca. Parate incredibili come se ci fosse nato tra i due legni di Sonico. E non pago di limitarsi a salvataggi estremi per procurare emozioni a non finire all’interno della curva, decide anche di farsi quasi male lasciando col fiato sospeso i sostenitori già sbacchettanti dal freddo. Benji Price, mèi de.
DAVIDE, voto 9. La garanzia della difesa blancoroja dimostra la parentela con karolina kostner giocando sul campo ghiacciato una delle migliori prestazioni dell’anno, se non la migliore. Approfitta del clima siberiano e dell’altitudine per chiudere tutti gli spazi come si chiude l’acqua per evitar che si rompano i tubi. Dal primo all’ultimo minuto mette in campo una voglia instancabile di dire “che comande me” e vanifica tutte le opportunità degli avversari, sia quando si trova nell’uno contro uno, sia in caso di inferiorità numerica. Antigelo.
TOM, voto 8. Migliore partita dell’anno anche per il rasta che come sempre non ha un ruolo ben definito ma corre come un puledro su è giù per il campo. Partito nelle retrovie si fa sempre trovare pronto anche nelle azioni offensive, una vera e propria mina vagante. E come la tigre di cremona è capace di acuti incredibili che scaldano i cuori della torcida andando vicino al goal in almeno un paio di occasioni. Stantuffo.
PARIS, voto 8. Anche solo per il fatto di farsi sovere-sonico-niardo-malegno-niardo-sovere quest’ometto merita degli applausi. Se in più si aggiunge la grinta e la carica proposta sul fazzoletto di terra il gioco è fatto. Sempre alla ricerca della palla come un cucciolo di cane, con la differenza che anzichè portarla indietro tenta sempre di scagliarla in avanti e perchè no, magari pure nello specchio della porta. Lodevole.
DARIO, voto 9. Venghino signori venghino. AAA cercasi nuovo dizionario di lingua italiana contenente termini adatti per sintetizzare quanto di buono ogni volta viene messo in campo dal dott. Dario Ducoli. Come il suo quasi omonimo creazione della nintendo, delizia gli spettatori con cavalcate trionfali su e giù per il campo, sempre palla al piede. Inutile aggiungere che segna anche il goal dell’uno a zero, goal che riscalda il gelido pomeriggio della torcida. SuperDario bros.
SINDACO, voto 7. Messo a giocare in posizione più avanzata rispetto al solito dimostra di adattarsi subito e di non temere il confronto con nessuno. Sempre sull’uomo e vincente nel tentativo di arginare le ripartenze avversarie. Si adatta molto bene agli schemi del mister e gioca una buona partita, forse motivato anche dalla presenza del Presidente a bordo campo. No,non pierluigi, il Daniele. Mòla mìa, mòla mai.
STERNI, voto 9. Un applausone al capitano (un capitano,c’è solo un capitano!) che dimostra di essere un passo avanti nello stadio evolutivo umano. Sì perchè per lui non fa differenza il loco, ha dimostrato di sapersi adattare sia alle temperature afose della nigeria che al microclima del “porco dio” (fonte wikipedia) di sonico. E allora ecco che mette in campo tutta la sua generosità, corre dall’inizio alla fine, trova la gioia di uno dei soliti goal d’astuzia e spara pure a fare in culo l’arbitro, ottavo uomo degli avversari. Solo rispetto, troppo rispetto. Sterninator.
ARRI, voto 7,5. Il caelù della kamunia come in ogni occasione è un concentrato di agonismo e reattività, sempre a disposizione del mister in qualunque momento venga mandato sul terreno di gioco. Solita grinta, solita testardaggine e solidità vanno ad aggiungersi a recuperi fondamentali nei minuti finali della partita, tutti interventi essenziali nel mantener il vantaggio così faticosamente raggiunto. Zanzariera.
NICOLA, voto 9. Non so voi ma questo qui mi piace. Entra in campo, non dice niente, non protesta mai, gioca come J-ax comanda e per di più ha l’arroganza di andare a segnare il goal vittoria quando la partita sembrava ormai arenata su un pareggio che ci stava un poco stretto. Generosissimo come se il bianco e il rosso li avesse cuciti addosso da una vita. Battezzato.
ANDRES, voto 8. Il lavoro svolto dal mister è ottimo e non ci si stancherà mai di sottolinearlo. Guardare questa squadra giocare è una delizia per gli occhi dei tifosi e per le orecchie dei malcapitati arbitri che si trovano ogni volta a veder il loro albero genealogico messo in discussione. Il record di GesùAldo Mangili è lì a un passo e di certo la kamunia non si accontenta dell’aperitivo, esige e si merita cenone e panettone. Piccolo grande amore.