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CI VOGLIONO I BEI GESTI OLTRE CHE LE BELLE PENNE

Sabato 27 alle 17.00 la KAMUNIA PARANOIKA incontra in casa la Polisposrtiva Gratacasolo A. I nostri avversari hanno giocato due partite su tre, rimandadno la prima di campionato contro l’Edolo, raccogliendo 3 punti, segnando 9 gol e subendone 7.

Lo scorso anno paiono non aver militato nel C.S.I. o quanto meno non sotto questo nome, di conseguenza si presentano come degli avversari misteriosi da cui è lecito aspettarsi di tutto.

La Kamunia, dal canto suo, deve confermare quanto fatto vedere di buono a Edolo e scongiurare i fantasmi che ancora aleggiano, soprattutto in merito alla solidità difensiva. Inoltre è giunto il momento di regalre delle emozioni ai tifosi anche sul campo di casa che, considerate le previsioni meteorologiche per domani, si potrebbe rivelare o un inespugnabile fortino da assaltare con lance, vascelli e fregate da guerra o un temibile pantano in cui rimanere invischiati perdendo lo slancio guadagnato a Edolo.

Tanto abbiamo parlato in questi giorni e tanto abbiamo scritto di quanto è bella questa squadra e di quanto amore abbiamo per lei, ora dopo le belle parole è arrivato il momento di gesti altrettanto belli.

KAMUNIA PARANOIKA DREAMING

IL NOSTRO TEMPO E’ QUI E COMINCIA ADESSO

[alcune buone ragioni per amare la Kamunia Paranoika]

Il cielo terso sopra la valle camonica è foriero di buoni auspici mentre la carovana paranoika muove per il trasfertone di Edolo. Rosa quasi al completo per mister Andrés, fatti salvi i due infortunati di lunga degenza. La partita comincia nel modo migliore per i ragazzi biancorossi, il Beppe ruba una palla a centrocampo, si allarga sulla destra e fulmina il portiere con un bel tiro a incrociare nell’angolino alto. La strada sembra mettersi in discesa per la K*P, ma chi la conosce lo sa che non bisogna mai rilassarsi con questa squadra, ci pensano i giocatori a farlo. Infatti tempo di pochi minuti e la Kamunia si trova a inseguire. Gli edolesi fanno 3 gol: il primo su punizione, il secondo con l’orecchio dell’attaccante che per sbaglio passava davanti alla traiettoria del pallone, il terzo con un tiro da fuori. E’ il blackout paranoiko. Mister Andrés allora corre ai ripari: fuori il Peris e il Sindaco, dentro Pippo e Dario. Prima del fischio di fine primo tempo c’è spazio per il secondo gol di beppe. Stop (c’è chi dice di mano) nel cerchio di centrocampo e sabolgia di controbalzo che colpisce l’interno della traversa e si insacca alle spalle dell’incolpevole portiere.

Il secondo tempo inizia all’arrembaggio per la ciurma Kamuna. E’ Pippo a suonare la carica con un rasoterra telecomandato nell’angolino da una distanza ragguardevole. Siamo sul 3 a 3. Altro cambio nelle file Paranoike: un vivacissimo Arri prende il posto di un Chicco in versione gladiatore. E’ proprio lui che costringe l’ultimo uomo edolese ad atterrarlo da dietro in area. Rigore claciato da Dario e la K*P torna in vantaggio. Intanto in difesa è entrato il muretto Chino e gli avversari, tutt’altro che domi, ricorrono sistematicamente ai tiri da lontano. Obi tiene a bada le fiocinate avversarie fino a che il bravo attaccante in maglia gialla non pesca il jolly dal mazzo infilando la palla sotto il 7. E siamo 4 a 4.

La partita diventa nervosa, nessuno ci sta a perdere e nessuno si accontenta di pareggiare. Cominciano a piovere cartellini (soprattutto sui Paranoiki). Il portiere edolese si lancia in una coppia di uscite da galera sulla faccia di Arri e sulle ginocchia di Davidino. La torcida urla la sua rabbia ed intrattiene un acceso scambio di vedute con alcuni giocatori avversari, ma l’arbitro non prende provvedimenti ed il portiere resta in campo. E’ in questo clima teso che da un’insistita azione sulla destra del pendolino Tommaso Rasta esce un cross morbido verso il dischetto del rigore. Dario si avvita in una rovesciata alla Carlo Parola ed infila il 5 a 4 nella porta dei padroni di casa. Possano gli dei del calcio scolpire nella storia questo gesto sopraffino.

Prima che la partita si concluda c’è ancora tempo perchè l’arbitro faccia l’ennesima cappella della giornata espellendo un generosissimo Arri per uno strattonamento di maglia considerato “violento”. Ma non serve e non basta l’uomo in più alla squadra di casa. La vittoria è Kamuna ed il cielo è biancorosso sopra Edolo.

Con una prestazione così, dopo tante sofferenze sportive, sarebbe facile esaltarsi e credere di avere fatto l’impresa. Tre punti in campionato rappresentano un capitale triplo rispetto a quello accumulato in tutto il campionato scorso eppure si tratta di un ben misero capitale. Alte sono le vette che questo giovane gruppo si propone di scalare ed impervio è il cammino. Questo è solo l’inizio, il nostro tempo è qui e comincia adesso perciò su le maniche e avanti con umiltà.

FORZA KAMUNIA!

P.S. Segnaliamo quanto riportato nel comunicato disciplinare del C.S.I.
Delibera 1-3
Si richiama la Società U. S. Stella Rossa ad invitare i propri tifosi ad un comportamento sportivo nei confronti degli avversari.

…la nostra torcida, il nostro orgoglio…

Le pagelle del Noiser

(e lui lo sa…perchè non resta a casa!)

 

KAMUNIA, voto 10. Necessario un voto di squadra per sottolineare il fatto che se vittoria c’è stata, è stato prima di tutto merito del gruppo, il gruppo intiero, delle perone dentro e fuori dal campo. Tutti concentrati sin dal fischio d’inizio, tutti pronti a seguire le indicazioni del mister e a mettersi a disposizione della kp. Mai un segno di cedimento, il solito black out di cinque minuti ma con il senno di poi si sa, è stato fatto solo per aggiungere un pò di suspance ad un pomeriggio che altrimenti si sarebbe rivelato noiosamente facile. V.v.b.

 

OBI, voto 9. Il nostro topo gigio volante dimostra linee genetiche comuni ai koala saltando da un palo all’altro. Intesa quasi magnetica con il pallone, riesce sempre a bloccare in sicurezza i tiri che ci fan cacare in braghe facendoci scaricare adrenalina a go-go. Esplosivo come una bestemmia quando si sbatte il mignolino del piede contro il mobile.

 

DAVIDE, voto 9. In una posizione non sua, quella di ultimo uomo, fatica giusto i primi minuti, probabilmente solo per un disegno più grande a noi compreso solo in seguito: la vittoria in rimonta post cacarella iniziale. Tempismo perfetto in ogni situazione, chiude tutte le migliori occasioni agli avversari. Ammonito e restello come piace noi, ‘na saracinesca.

 

SINDACO, voto 9. Forse non tutti sanno che questa vittoria è stata in primis frutto di un lavoro di mediazione svolto dal nostro sindaco. Forte dei suoi agganci politici nelle alte sfere del c.s.i. ha portato a termine la battaglia per rimandare il match a sabato. Chiaramente il suo lavoro non si è fermato qui,un leone anche in campo,come sempre. Grandi pacche sulle spalle.

 

MARCHINO, voto 9. Seconda partita per il minore dei fratelli Cretti dopo un lungo stop per infortunio e nonostante ciò dimostra fin da subito di essere pienamente entrato negli schemi della squadra. Non lascia il minimo spazio agli avversari, un mix perfetto tra agonismo e tempismo, agopismo. Impenetrabile il Chino (niente malizia,grazie), promosso da muretto a muraglia chinese.

 

BEPPE, voto 10. Seconda partita anche per questo centrocampista dal gol facile. Dopo aver iscritto il proprio nome alla voce “gol” nella passata partita, impiega solo due minuti per ribadire il concetto anche a quei crapù di edolo. Non pago di ciò pensa bene di calciare da metà campo, a seguito di un elegantissimo stop di mano (e diciamolo!), un bolide che colpisce la traversa prima di insaccarsi in rete. Polmoni generosissimi e una caparbietà ammirevole. Complimenti sono giunti anche da un certo Batistuta Gabriel Omar, investendo il nuovo acquisto del nome di Beppistuta per l’occasione. Mitraglia.

 

PIPPO, voto 10. In comune con il suo omonimo disneyano ha solamente il fiuto. Per il gol. Giocate di un’eleganza prima sconosciuta alla maggior parte di noi, una vera enciclopedia del calcio, presente in ogni punto del campo. Confeziona assist al bacio, riesce ad unire tecnica individuale a una perfetta visione di tutto il rettangolo di gioco. Con le sue giocate sopraffine riesce sempre a recuperare palloni e smistarli nella maniera migliore,aumentando frustrazione e rabbia negli avversari. Il Pirlo della Kp, superbo.

 

DARIO, voto N.C.. Non esistono parole, solo onomatopee, per tentare di spiegare quanto fatto dal numero Z della blancoroja. Recupera palloni in difesa, riparte bevendosi ripetutamente tutti gli avversari, arrivando perfino ad inimicarseli per questo. Non molla mai, un vero fifty preparato che non sa cosa significa la parola “risparmiarsi” e anzi, “he ghè nihù che tira, tire me!”. Decide di entrare nella storia della kp dal portone principale siglando il gol vittoria con una rovesciata che ve lo spiego. Lascia la curva senza più voce, senza dubbio il migliore in campo, nel dispensare ottimo calcio ed emozioni vere. Incommensurabile.

 

PARIS, voto 8. Sceso sul terreno di gioco come titolare, dopo pochi minuti decide che non è giornata, almeno non con la palla tra i piedi e decide di andare negli spogliatoi. Arrabbiato con se stesso, segnale di grande spessore del nostro giocatore (come se già non lo si sapesse), si rende utile comunque incitando la squadra e facendo gruppo, apportando il suo contributo come parte del gruppo. Vedrai che torna a girare, il talento non è in discussione, forza bro!

 

GIORGI, voto 9. In difesa si è ormai dimostrato una garanzia, sin dalla prima partita con la maglia della kamunia. Offre sicurezza in tutta la propria metà campo, sempre puntuale sull’avversario e negli anticipi, una punta di diamante nello schema “spazzate su-spazzate su” che ha caratterizzato gli ultimi cinque minuti della partita. Instancabile e con i suoi cambi di look offre anche di che parlare alle signorine spettatrici. In due parole: solidità e sicurezza.

 

STERNI, voto 9. Unico punta là davanti, solo in mezzo alla prateria. Appena ne ha l’occasione si rivela una sponda fondamentale,sia per creare gioco che per attirare l’attenzione degli avversarsi e permettere quindi di alleggerire sui compagni smarcati. Bomber di razza, o tutto o niente, o doppiette o niente. In questa partita tutto e niente. Niente gol, ma tutto e di più nel ritornare a dare una mano nei momenti più delicati del match. Braaaaaao.

 

ARRI, voto 9. La chioma più lunga della squadra si fa notare subito per la sua continua caccia al pallone e senza dubbio riesce a creare parecchie occasioni da gol. E’ lui che,subendo un fallo al limite da parte del portiere avversario, dà inizio a quello che è un tranquillo e pacato scambio di vedute tra i supporters più accesi e gli edolesi dalla coda paglierina. Sempre lui che si procura il rigore per il quarto gol della kamunia. Gattuso je fà ‘na pippa, talmente presente e lanciato da lanciarsi sulle gambe di uno dei soci e farsi espellere ingiustamente causa ansia da prestazione da parte dell’arbitro. Galoppante.

 

AMBRA, voto 9. Sempre a disposizione della squadra e del mister, riesce a coprire tutti i ruoli nei quali deve giocare. Onnipresente in difesa, nei fraseggi col portiere, ma anche pronto a ripartire e creare gioco sulle fasce sfruttando la sua velocità e visione del campo. Un perfetto meltin’ pot di classe e grinta,un signore sul terreno e fuori. Consiglia la location per i festeggiamenti e ne traccia indelebilmente gli interni. Artista.

 

UGO, voto 8. Prova in tutti i modi a portare sfiga fino alla fine, probabilmente desideroso di vedere la stampella del buon Paolo scomparire dentro di se’. Non gli riesce però questa ardua impresa,nemmeno la sorte può fermare la cavalcata della squadra in questo sabato glorioso. Trova più fortuna nell’impresa parallela di recuperare un cimelio da mettere in bacheca coppe. Matahì.

 

TORCIDA, voto 10. Pochi ma buoni, ottavo uomo in campo. Se sono passati tre giorni e non si è ancora recuperata la voce un motivo ci sarà. Come recitava un antico saggio cinese : “ e io lo so perché non resto a casa!”. Entusiasmo e bestemmie.

 

ANDRES, voto 9. Che stile il mister, serietà e professionalità ai massimi livelli. Azzecca ogni cambio e ogni time out, ogni sua mossa sembra essergli suggerita dai mostri sacri delle panchine, ottima interpretazione della partita. Motivatore.

 

AUTOGESTIONE

Non è mia intenzione fare di questo breve articolo un pezzo con delle velleità scientifiche. Mi accontento di offrire una definizione estesa (e ovviamente discutibile) di cosa sia un modello autogestionale. Ritengo utile fissare qualche idea in mente ora che siamo all’inizio del percorso dell’Unione Sportiva Stella Rossa perché credo che, per quanto ogni correzione sia possibile in corso d’opera, la storia ci dimostri che le autogestioni con i piedi d’argilla  camminano sempre con passi malfermi.

L’autogestione è la facoltà degli individui, delle associazioni e dei gruppi sociali\etnici, di governare e governarsi autonomamente (cit. Anarcopedia). Il concetto di per sè sembra semplice ma nasconde delle complessità. Definendo  l’autogestione una facoltà di autogoverno non stiamo attribuendo il giusto peso all’aspetto più complesso di un autogestione ovvero le sue modalità. E’ infatti questo l’aspetto che  differenzia l’autogestione da altri sistemi di governo. Come all’interno di un individuo esistono pulsioni e tensioni che confliggono tra loro anche se mirano tendenzialmente al medesimo obiettivo (ad esempio la felicità o l’autosoddisfazione), così all’interno di un gruppo (grande o piccolo che sia) esisteranno interessi, prospettive e priorità che si troveranno inevitabilmente in conflitto anche quando vi è una forte condivisione delle premesse. Ma questa è la scoperta dell’acqua calda: la società è conflitto e così sono le relazioni umane. La negazione dello stesso non equivale alla sua soluzione ma semplicemente alla sua latenza. I veri nodi cruciali della questione sono: a) su quale esigenza nasce questo conflitto, b) come viene gestito, c) che valore qualitativo gli viene attribuito.

a) Detto in modo molto semplice si può litigare per delle cazzate clamorose oppure per delle questioni maledettamente serie. Per evitare di perdere la vita dietro alle minchiate è necessario che un gruppo abbia ben presenti quali sono i valori fondati ed impernianti del gruppo stesso. Intorno a questi è legittimo, necessario e positivo alzare barricate e dissotterrare asce di guerra. Per altre questioni meno fondanti, riconosciute tali dal gruppo stesso, questo atteggiamento spesso è disastroso.

b) La gestione del conflitto è un aspetto fondamentale per ottenere da esso un progresso individuale e collettivo. Che in amore e in guerra tutto sia lecito è una delle tante cazzate che si dicono per far prendere aria alla glottide. Così come i cavalieri medievali, i gentiluomini settecenteschi o i galli da combattimento è necessario anche per i componenti di una realtà autogestita stabilire un codice del conflitto. Una serie di regole d’ingaggio che servano a mantenerlo dentro dinamiche costruttive, senza ridurlo a mera rappresentazione ma consentendo che esso si possa svolgere all’interno di un quadro definito. La rottura di questo quadro di riferimento genera un conflitto di metodo, qualcosa che diviene una nuova fase fondante del gruppo stesso e che allo stesso tempo ha la potenzialità di distruggerlo.

c) La lotta è bella! Provare se stessi sugli altri dà la misura delle proprie capacità. E’ all’interno di uno scontro che si acuiscono i propri sensi, che viene dato fondo ad ogni abilità e se ne apprendono di nuove. Non si lotta per desiderio di sopraffazione, mai. Si lotta per amore di verità. Di una verità dialettica che solo l’esito del conflitto sarà in grado di dimostrare come tale.

Torniamo a noi, anche se in realtà non abbiamo mai parlato d’altro. Un gruppo che si propone di autogestirsi, e questo è più un modello a cui tendere che non un dato di partenza, deve avere nei soggetti che lo compongono la conoscenza, la discussione e il desiderio di miglioramento di queste dinamiche. Diversamente l’autogestione diventa uno schema molto pericoloso: l’assenza di dispositivi di controllo (di potere) permette a chi sa, vuole e può usare se stesso e le sue capacità per la sopraffazione altrui di farlo con relativa semplicità. Spesso, proprio all’interno di contesti che si propongono di autogestirsi, si trovano le più becere dinamiche di sopraffazione di un individuo su un altro. Succede ad alcuni di scambiare l’autogestione per il modello del branco, con relativi maschi alfa che fondano il proprio predominio su un concetto di presunta superiorità e non sulla convinzione in una verità dialettica.

Ho pochissima fiducia nelle persone e moltissima ne ripongo invece in questo gruppo. Credo che sarà capace di affrontare le sfide che si troverà davanti, nella complessa gestione di se stesso e nel perseguire gli obiettivi che sceglierà di rincorrere.

 

VIVA LA KAMUNIA PARANOIKA!

VIVA L’UNIONE SPORTIVA STELLA ROSSA!

Le pagelle del Dami

KAMUNIA PARANOIKA – ROMEC 1-5

BEPPE: Voto 7
Se ne sbatte altamente delle discussioni per il suo ingresso in squadra, entra e fa il “partitù”, dimostra tutto il suo talento.
Segna anche da notevole distanza ed entra già nei “cuori paranoici”.
http://www.youtube.com/watch?v=98I85ceICRM

SINDACO: Voto 6,5
In allenamento si è visto pù grintoso e in partita tira fuori il meglio del momento..sfiora un euro gol… contrasta..a volte gli parte l ‘ uomo ma con determinazione lo insegue.. lavoreremo sulla parte del STAGA ADOS!!!
MOMENTO D’ ORO… Basta col paesello si candida direttamente alle primarie del PD e i sondaggi dicono che supera di granlunga quel fesso del MATTEO RENZI.. e bravo il nostro infiltrato!!!
http://www.youtube.com/watch?v=ZzZwrd6vqVw

DAVIDINO: Voto 6,5
Lotta sempre in centro, picchia duro, sfodera qualche tiro, manca la precisione.. NO FEAR!!!
http://www.youtube.com/watch?v=KdxP2mELggI

MARCHINO: Voto 6
2 anni di stop per “il muretto”, entra nella ripresa e dopo 5 minuti chiede la sostituzione.. Sufficenza di fiducia.. Dai CHINO che abbiamo bisogno di te!!!
http://www.youtube.com/watch?v=NeqqIPGK14o

GIORGI: Voto 6
Ormai è una sicurezza il ragazzo. Serve un altro difensore in parte per aiutarlo a spingere di più, per questo motivo è costretto a fare il 2° ultimo uomo..

PIPPO: Voto 5,5
Messo in fascia sinistra non riesce ad esprimere le sue qualità, ma da un campioncino ci si aspetta il meglio in qualsiasi ruolo!!

STERNI: Voto 5
Dalle stelle alle stalle… Tampinato da difensori di tutto rispetto, cerca sempre di scappare via driblando, si era chiesto più sponde ma cerca il gol personale non riuscendoci. Pretendiamo più lucidità e astuzia..
http://www.youtube.com/watch?v=HgzGwKwLmgM

PARIS: Voto 5
Minchione! Inizia a picchiare o sono gol su gol che prendiamo!!!
http://www.youtube.com/watch?v=KtDlcM0Zmzg

UGO: Voto 5
Doppiamo lavorare parecchio se vuoi diventare una saracinesca..
http://www.youtube.com/watch?v=dZ5Dz4_n_a4

ANDRES: Voto 5,5
Se si è sotto non ci si chiude in difesa… Esistono anche i Time out… Però questi erano forti..
Vai Mister Facci sognare!!!

TORCIDA: Voto 0