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I PLAY OFF

Sognori, eccoci qui. Il campionato si è concluso con la più dura sconfitta dell’anno per la K*P (9 a 1 sul campo dell’Angolo Celtics) ma non è finito niente. E’ tempo di PLAY OFF. E’ tempo di riscatto dalle ultime brutte prrestazioni e da un campionato concluso decisamente sotto le nostre possibilità.

Come potete vedere da questo tabellone:

Tabellone andata 1° turno play-off
Tabellone andata 1° turno play-off

 

I nostri primi avversari saranno “Salvetti Salvalaspongada”. Una squadra tosta, che ha concluso il suo girone in ottava posizione con 23 punti frutto di 7 vittorie e 2 pareggi, segnando 65 gol e subendone 59. Numeri impietosi se paragonati ai 10 punti della K*P collezionati segnando 43 gol e subendone 72.

Tuttavia ci sono delle cose che ho imparato sulla Paranoika in questi anni: la prima è che i numeri non rendono mai giustizia del valore espresso in campo dalla biancorossa. La seconda è che la Kamunia è come una scatola di cioccolatini…non sai mai quale ti tocca. E così succede che si perdono partite già vinte sulla carta e si vincono partite che sembrano impossibili.

Per queste ragioni se dovessi scommettere mi farei guidare ancora una volta dal cuore e punterei tutto su questa squadra che forse non è la più forte e sicuramente a volte non è all’altezza dei propri sogni, ma in ogni momento è tenuta insieme dalla volontà di superare i propri limiti e sconfiggere i propri demoni.

Fino alla fine forza Kamunia!

 

Si vince, si perde, insieme…

Da troppo tempo questo blog non racconta le gesta della Paranoika se non per darne brillanti e simpatiche valutazioni (vedi Le pagelle del Noiser). Ora mi sento di riannodare i ricordi che mi portano al derby di ormai due settimane fa. I maliziosi diranno che quella bruciante sconfitta per 7 a 5 mi ha zittito e forse un po’ di ragione ce l’hanno pure. Una partita carica di aspettative e speranze, quella in cui tiri fuori lo stricione buono e la coreografia dell’anno che comincia con un passivo di tre gol in un minuto e mezzo, è un momento che getta l’animo umano in uno stato che immagino non dissimile dall’anticamera dell’inferno. Quando la miriade di  anime aspettano assiepate sulle rive dello stige che arrivi Caronte per traghettarle nell’ade (la cui materializzazione in questo caso poteva essere un passivo di 15 gol). E invece no. Squillano le trombe degli angeli celestiali che richiamano i Paranoiki alla carica e come presi da un nuovo divino furore si scagliano sugli avversari. La KP arriva sul 3 a 2 ma a quel punto la spinta dell’entusiasmo si affievolisce ed il maligno mette nel campo di Rogno tutti gli strumenti di cui dispone: Visinoni torna a controllare saldamente la partita, il primo tempo si chiude sul 7 a 2. Di quelle fasi ricordo il freddo pungente ed il calore della torcida. Tanta gente, tutta bellissima, tutta a tifare per una KP che sta prendendo randellate da tutte le parti. Il secondo tempo è un lungo inno alla rimonta. Una preghiera collettiva alla volontà di potenza che si esprime nell’annichilimento dell’avversario e nel secco parziale di 3 a 0. Non basta. Il derby è perso. La squadra applaude i tifosi che applaudono la squadra giurandole eterno amore. Occhi lucidi per il freddo e per la delusione si guardano confortandosi a vicenda. Si perde insieme. Lo stomaco brucia. Il silenzio inizia.

la torcida al derby

Ma il tempo, si sa, sutura le ferite. Ed ecco la settimana successiva i Paranoiki partire per la trasferta di Sonico. Buoni presagi accompagnano la carovana alla partenza e la lettura delle budella del coniglio sacrificale dicono che il tempo del riscatto è vicino. L’avversario ci surclassa in punti e gol segnati ma gli antichi dei hanno parlato. La partita non potrebbe cominciare meglio: la KP si porta sul 2 a 0 e gioca come una squadra di danzatrici sul ghiaccio del campo di Sonico. La palla sembra obbedire ad una divina volontà che la guida sicura tra le braccia del nostro portiere e decisa per ben due volte nella rete avversaria. Ma la Kamunia non vince mai senza lottare. E allora ecco due punizioni dal limite per gli avversari che diventano il pareggio: 2 a 2 e un’inerzia della gara tutta contro di noi. Ma come pensando “A noi dell’inerzia non ce ne frega un cazzo” l’ultimo arrivato in casa KP (il Nico) infila un preciso schema (?!?) su calcio d’angolo. 3 a 2. Gioia, lacrime, bordello. Tutti ad abbracciarsi a centrocampo: giocatori, tifosi, allenatore, guardalinee… Si vince insieme.

Ed eccoci qua, pronti per afforntare l’ultima partita di questo intenso anno 2012 che ci ha visti innalzarci dalle stalle del fondo classifica e di un morale bassino alle stelle di tre vittorie e di un gruppo mai così unito. Ciò che abbiamo imparato deve però trovare conferma in questa sfida: rispetto per gli avversari, coesione e convinzione. Alleanza F.C. è a zero punti, ha fatto 31 gol e ne ha subiti 71. Non aggiungo che c’è un solo risultato possibile domani perchè conoscendo la squadra che tanto amo so che non è così. Ci vorrà tutta la migliore Kamunia e tutta la migliore Torcida.

Sabato 15/12 h. 16.30 all’oratorio di Volpino (…come Atene, siam tutti balck block, la squadra nel campetto dovrà tremare se arriva la Kamunia alè! alè! alè alè alè!)

K * P vs U.S. Grevo

La partita l’ ho giocata in prima persona quindi se il resoconto non dovesse essere troppo obiettivo… chissene.

foto di squadra prima della partita
La Kamunia arriva da 3 sconfitte di fila, che, avendo potuto essere tutte delle vittorie, rodono. Consapevole di trovarsi di fronte un avversario ancora una volta, ancora di più, alla propria portata, arriva carica e vogliosa di tornare ad assaporare il gusto della vittoria.
Pronti via, si passa in vantaggio. Cioè sì, prima ci si studia un attimo e ci si scambia i preliminari di rito, ma chi segna il primo gol è ancora una volta la Kamunia Paranoika, con un gran tiro da fuori di Beppe (quanto bene ci ha abituati).
La partita continua con emozioni da ambe le parti, gli avversari crescono e a una certa, quando la Nostra sta faticosamente tendendo il braccio per afferrare quel cazzo di bel gioco che è lì a portata di mano, Pippo, che fino a quel momento aveva giocato una buona partita fatta di sacrificio difensivo e impegno nella difficile impostazione del gioco, si fa male. Pare una distorsione, che palle. Son più le caviglie dolenti che le x a (s)favore di Ugo.
Peris entra in difesa e Tommy avanza per finire di arare la fascia. Si stringono i denti fino all’ intervallo e si appoggia il culo in panca sull’ uno a zero in vantaggio.
Indicazioni e incitamento del mister e si riprende. Beppe nel frattempo si è spostato al centro del centrocampo e la fascia la và a occuapare il Peris, mentre Tommy torna a difendere.
Si commettono diversi falli, l’ arbitro fischia mica male e da una delle punizioni da questi generate scatta il gol degli avversari. A 7 è così, le punizioni spesso castigano. 1 a 1 palla al centro, dove è posizionato anche l’ ago della bilancia della vittoria.
La Kamunia riprende la sua corsa, entra nell’ area avversaria e si procura un rigore. Memore della moffola edolese e consapevole della mia incapacità dagli 11, che poi 11 non sono, prima invito altri a tirarlo, poi opto per il drittone centrale.
Và, 2 a 1.
Ma il Grevo non pareggia 7,5 secondi dopo sulla ribattuta da centrocampo? Non ste gran tiro, ma infilando la barriera e sfruttando un certo effetto finisce alle spalle di Obi.
2 a 2.
Lì un attimo la squadra si demoralizza. Con tanta fatica si era riportata in vantaggio. A complicare le cose un infortunio che colpisce il nostro portierone, una specie di colpo della straga che gli anchilosa la scapola destra e costringe un gioioso Damiano a posizionarsi tra i pali. Non ho dubbi che non stesse aspettando altro.
Il Grevo approfitta del momento di sbandamento paranoiko e ne fa due.
A questo punto è dura: la squadra le palle le tira fuori, ma schemi e posizioni son saltati. Offuscato per la stanchezza, mi accorgo in questo momento di un ‘dettaglio’ che mi fa piacere: lo stadio è bello pieno, gente che seppur da dietro gli spalti sta affiancando l’ irriducibile Torcida.
La squadra di voglia ne ha, ci mette il cuore e i polmoni e da tanto affannarsi a un certo punto, tra palli e rimpalli il 4 a 3 salta fuori.
La partita, nel frattempo innervositasi, ha teso i nervi come corde di archi, e ora che si è a – 1 si sente come se ogni tiro scoccato potesse far breccia, donando l’ agognato pareggio.
Macché.
L’ avversaria ribadisce il doppio vantaggio, fischio finale e casa.
E’ dura digerire la sconfitta quando sai che avrebbe potuto tranquillamente essere vittoria. ‘Di questi siam più forti’ avremo pensato più o meno tutti all’ inizio, e a ragione. Ma quando seppur così vicina, tanta è la fatica per raggiungere la cima, vuol dire che la quota a cui si sta camminando è stupendamente alta.

LA PROSSIMA PARTITA

Sabato 24 novembre la KAMUNIA * PARANOIKA affronta in casa U.S. Grevo alle 17.00 al campo di Volpino.


I nostri avversari arrivano da un’ampia vittoria in trasferta contro la Pol. Gratacasolo A per 9 a 4. Il Grevo ha raccolto 9 punti (3 in più di noi) con 3 vittorie e  4 sconfitte. Ha la differenza reti in pareggio assoluto 26 gol fatti e 26 subiti. Lo scorso anno aveva chiuso in quartultima posizione raccogliendo un totale di 14 punti e con una differenza reti di -12. Si può ben dire che i nostri avversari si presentino più agguerriti dello scorso anno ma sicuramente anche la KP ha fatto degli enormi passi avanti.

Quella di sabato è una partita dall’esito incerto tra due squadre sulla carta di pari valore che ci si aspetta riservi grandi emozioni e tanto agonismo dentro e fuori dal campo.

 

AVANTI KAMUNIA!

Meritiamo di più

Resoconto della partita di domenica 18 novembre Kamunia * Paranoika vs Mob. Bottanelli.

Lo scorso week-end la Bottanelli ha conosciuto una Kamunia diversa da quella che si ricordava: Torcidasemprepresente, tasso alcolemico dei giocatori decisamente basso, grinta, corsa, gioco e rosa quasi al completo; aggiungiamo poi campo e palloni da terzo mondo e via che quella che doveva essere una passeggiata diventa una vera e propria trasferta difficile.

Pronti via, neanche il tempo di fare le righe al campo, e l’arbitro fischia il calcio d’inizio. Dopo i primi minuti di noia, spesi per studiare l’avversario, la partita si accende. Pippo dopo una ribattuta della difesa avversaria scaglia un bel destro da fuori area che si insacca alle spalle del portiere avversario. 1-0! Dopo poco la KP raddoppia con altro tiro dalla distanza di Beppe. Manco il tempo di esultare per il 2 a 0 che battendo da centro campo gli avversari accorciano le distanze per poi raggiungere il pareggio sul finire di primo tempo. La Kamunia Paranoika non riesce ad esprimere il bel gioco che da qualche partita stava maturando, sia per le difficoltà date dal campo di casa sia per un arbitro troppo fiscale che fischia sicuramente troppo. Ed è proprio lui che condiziona tutto il secondo tempo. Un paio di punizioni regalate agli avversari fan si che il coraggio, la voglia di vincere e il caloroso sostegno di una insostituibile torcida non bastano per portare a casa il risultato. Altri due goal marcati ancora da Pippo e Beppe danno una speranza ma alla fine la partita si conclude 5-4 per gli avversari.

Continuamo a ripeterci che queste non sono le squadre con cui bisogna raccimolare punti-classifica (e in realtà non ne facciamo davvero), ma sfido chiunque era presente domenica a dire che la Kamunia ha giocato a un livello differente della Bottanelli, o che su 2 a 0 nostro non si è pensato di portarla a casa. Cos’è mancato quindi? non ci appelleremo mica alla fortuna come qualsiasi squadraccia di scoppiati?! Dobbiamo imparare a gestire meglio il risultato: è capitato più volte che in frangenti di partita, quando siamo noi a creare gioco, subiamo gol; in queste situazioni tendiamo a reagire d’istinto con “giù il testone e pedalare” o “lanci lunghi sulla punta sola” come se volessimo recuperare tutto subito. Ora è davvero tempo di raccogliere i frutti dei nostri miglioramenti e di iniziare a portare a casa qualche meritato punto per smuovere la classifica ferma da troppe giornate.

Quindi su con il morale che la prossima la portiamo a casa noi!