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Signore e signori sono arrivati gli adesivi!

Sono pronti ormai da qualche giorno e, se siete stati attenti, li avete già visti in giro. Sulla porta di un cesso pubblico, sul casello dell’autostrada, sull’adesivo della lega che deturpava il certello indicante il nome del vostro comune di residenza, sul fondo della vostra pinta di birra o chissà dove. Ebbene si, sono arrivati gli adesivi della Kamunia Paranoika. Per chi desiderasse ordinarne una fornitura a vita lasciamo il nostro recapito mail: torcidaparanoika@autistici.org

…ci vedrete in giro…


NO AL CALCIO MODERNO

 

“no al calcio moderno, no alle payTV” questo è uno dei tanti slogan che si sentono, che si cantano, che si scrivono nel mondo degli ultras, delle curve o più in generale dei tifosi di calcio. Tanti ci credono, qualcuno boicotta, qualcun’altro lo dice e basta, ma resta, o per lo meno così si pensa, un messaggio legato alle grandi squadre di calcio e ai loro tifosi, coloro che la domenica vanno in stadi gremiti da migliaia di persone, coloro che seguono una squadra che riceve milioni di euro di diritti televisivi, coloro che guardano la propria squadra su SKY.

 

Poi, nella vita di tutti i giorni, in quelle ore che separano le domeniche e che chiamiamo giorni lavorativi, ci troviamo tutti a giocare al pallone nel campetto dell’oratorio, dimentichiamo per un’ora la poltrona e ci ricordiamo che ci piace sudare, litigare, farci male e segnare, ci ricordiamo di quanto era divertente quando eravamo bambini andare al campetto, anche da soli, sicuri di trovare qualcuno con cui giocare, anche solo a 21 o muretto, magari con il pallone che perdeva piano piano le pezze di cuoio o che finiva sulle macchine, sotto l’occhio stanco del prete.

Questo prima, ma oggi? Questa mattina mi sono alzato e ho trovato…il sintetico! La maggior parte dei campi sono oggi ricoperti da erba sintetica (che a noi ci piace quella naturale) e chiusi da sbarre perchè, si sa, sono 50 euro all’ora per calpestare questo campo! e i bambini? e i bambini niente, pazienza, non ci giocheranno più su questo campo! e i grandi! loro possono pagare! avanti così allora! se in curva si lotta contro un calcio che fa SKYfo, nella vita di tutti i giorni, nei nostri campi,nei nostri paesi, dobbiamo lottare contro un calcio sintetico, un calcio che esclude, un calcio che ci fa credere tutti dei Cristiano Ronaldo (con scarpette color fluo comprese), un calcio classista.
E’ davvero questo lo sport che abbiamo scelto, che ci ha sempre appassionato, che ci ha unito fin da piccoli? Per me non lo è. Il bello del nostro sport è che unisce, che basta un pallone da pochi euro per “fare una partitella”, che se ne frega della nostra storia ma che tira fuori, da ognuno, lo spirito agonstico.
No al calcio moderno è dunque uno slogan da portar fuori dalle curve, non riguarda solo la serie A ma la nostra vita e l’approccio al calcio in generale, usciamo dai campi sintetici e della loro logica di profitto e torniamo nelle strade, nei parcheggi, nelle piazze a giocare con il fubal!

[Mister]


MONDIALI ANTIRAZZISTI

Come si può commentare, anche a mente serena a distanza di tempo, un’esperienza enorme come i mondiali? La prestazione dei Paranoiki è stata tanto lodevole sui tavoli del bar e sulla pista da ballo, quanto ridicola sul rettangolo di gioco. Personalmente non ho molto altro da dire se non che vorrei che la K*P facesse l’abbonamento per tornarci ogni anno.

Vorrei leggere nei commenti le vostre opinioni, perciò scrivetele!

E adesso via ai preparativi per la prossima mirabolante stagione. Se la realtà rispecchierà anche solo la metà dei nostri sogni ne vedrete delle belle…


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II memorial Enzo Rognoni

 

In un torrido 2 giugno pavese, risparmiato solo da qualche fugace nuvola passeggera, la Kamunia ottiene il secondo posto alla seconda edizione del torneo in memoria del compagno Enso Rognoni. I paranoiki superano brillantemente la fase a gironi: dopo un sofferto perggio contro la Ferruccio Ghinaglia F.C. (già avversaria nella finale del torneo antifascista kamuno) i giocatori con la stella sul cuore strappano un mirabolante 2 a 1 alla Pavia Hard Core Crew negli ultimi 63 secondi di una partita passata a dominare ed inseguire; chiude la fase eliminatoria una vittoria 5 a 1 contro la Lokomotiv United.

La finale, gudagnata da testa di serie dalla Paranoika, si svolge sotto un sole implacabile e rovente. Giusto il tempo di un bum dalla conclusione della partita con la Lokomotiv e di nuovo in campo a correre e lottare. I minuti giocati, il caldo e le birrette si fanno sentire nelle gambe e nella testa e due bei gol dell Pavia H.C.C. mettono subito ad inseguire una mai doma Kamunia. Non basta la buona volontà e non serve il coraggio, gli dei del calcio sono avversi ai nostri eroi e “l’ennesima cazzata di bomber Martinelli” (cit.), che spara in terzo anello una puntata assassina a 50 cm dalla linea di porta, segnano la fine dell’arrembaggio kamuno. Vince la Pavia H.C.C. che, per il secondo anno di fila, si aggiudica (meritatamente) il torneo e la tanica da 20 litri di rosso messa in palio dagli abili organizzatori dell’evento.

Il premio interno alla squadra  per “attaccamento alla maglia” lo vince Chicco Cannoniere Sterni che passa una nottata sul divano di casa per avere bigiato l’anniversario con la morosa in favore del torneo e della Paranoika.

La Kamunia ha dato ottima dimostrazione di sè, sul campo e fuori, prima durante e dopo il torneo. Il clima ed il morale per i Mondiali Antirazzisti del 4-8 luglio è quello delle grandi occasioni. Avanti così!

OMNIA SUNT KAMUNIA!